giovedì 26 febbraio 2009

Meno nove ore alla disoccupazione e le orecchie ancora mi fischiano per il concerto di ieri sera


E' una buona giornata. Ho fatto il colloquio di addio con la mia manager delle risorse umane. Domani porto da mangiare ma non da bere, che' potrebbero licenziarmi (ah ah ah). Da un lato non inaspettato ma di sicuro non sperato mi e' arrivata una dimostrazione di umanita' e professionalita' meravigliosa: devo farne tesoro, perche' durante le peregrinazioni attraverso le agenzie di lavoro interinale che mi aspettano di sicuro ne avro' bisogno.

Ieri sono stato a vedere in concerto i Titus Andronicus.
Prima di loro suonavano tre gruppi: i primi erano probabilmente i figli della signora delle pulizie: ma il cantante tredicenne aveva una bella voce e le canzoni non erano cosi male, e potrebbero crescere (e comunque, mi hanno fatto una tenerezza infinita, soprattutto il bassista con le pose da metallaro e il cantante che non sapeva bene se agitarso o meno). Si chiamavano Little Death, e se avete molto tempo potete andare a vedervi il loro myspace (per quanto, lo sapete, io sia contrario all'utilizzo di tale strumento).
Dopo di loro hanno suonato gli Elvis Suicide, alias una roba mezzo punk (il punk dei primi Misfits, pero') mezzo rockabilly: divertentissimi da vedere dal vivo, e potete usarli nelle vostre feste meno ingessate. Ancora dopo di loro c'erano gli Empires, che non sono sicuro di aver capito. Erano meno immediati ed io ero stanco, e mi e' rimasto il dubbio: non erano granche' o ero io che non c'avevo voglia? (a questo punto, nel loro caso, saro' io a piegarmi all'orrido myspace, per vedere in che consistono).
Finalmente, troppo tardi pero' (ho dovuto abbandonare a meta' dell'ultima canzone per non perdere l'ultimo treno per Greenock), hanno suonato i Titus Andronicus. Il loro primo disco, "The Airing of Grievances" e' (come ho gia' detto da qualche parte) Conor Oberst dei Bright Eyes sotto acido (e molta birra) e donato al punk. Muro di suono (tre chitarristi in scena, chi siete, gli Iron Maiden?) e casino a go go, birra a fiumi, insulti a pochi e selezionati spettatori e un angst molto proletaria (non sbaglia chi, in giro, vede qualche connessione tra loro e la E-street band...). Bellissimi, piu' dal vivo che su disco, sicuramente. Se andate alla loro pagina su Last.fm (che sopporto molto piu' di myspace... mi sto ripetendo?) potete ascoltare l'intero disco, ma se girano dalle vostre parti, andate a vederli anche senza aver prima ascoltato niente. Vi divertirete. Io mi sono divertito un sacco.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

ma tornerai a pisa o hai deciso di provare altri lidi?
e soprattutto, cosa speri di fare in italia? hai qualche possibilità e/o speranza di fare qualcosa per la quale tu abbia un minimo di interesse?

frogproduction inc. ha detto...

saro' a Milano con frequenti puntate in toscana. Per il resto: spero.

Anonimo ha detto...

ecco, non per fare il gufo (cosa che peraltro mi viene benissimo) ma il Bel Paese non è proprio una meta da sogni in questo periodo...tralasciando l'ovvio e simpatico fatto che la qualità liberale e democratica della nostra vita pubblica è in picchiata libera e che tu stai andando a vivere proprio nella tana (elettorale) del tiranno

frogproduction inc. ha detto...

guarda, ci stavo ragionando proprio ora. :)

Anonimo ha detto...

e allora visto che ci sta il berlusca emigriamo tutti e gli lasciamo campo libero?

Anonimo ha detto...

a proposito:
"Io ti ho dato la tua donna". Era rimasta una battuta sussurrata da Silvio Berlusconi a Nicolas Sarkozy in conferenza stampa, durante il vertice italo-francese che si è svolto martedì a Villa Madama. Nessuno, o quasi, era riuscito a carpirla. Il Cavaliere aveva interrotto per qualche secondo il presidente francese mentre stava illustrando i risultati del summit.

"Io e Silvio Berlusconi - spiegava in quel momento Sarkozy - abbiamo fatto riconoscere l'omologazione dei diplomi superiori che finora non c'era...". Il premier si era allora avvicinato, pronunciando a bassa voce una frase, che immediatamente Sarkozy aveva liquidato con un sorriso imbarazzato. Il capo dell'Eliseo era tornato frettolosamente al suo discorso ufficiale, tagliando corto: "Non sono sicuro di dover ripetere".

La misteriosa battuta ha però suscitato la curiosità dei media francesi. Mercoledì sera la trasmissione serale di Canal +, "Le Grand Journal", ha tradotto il labiale di Berlusconi, ricostruendo le esatte parole. "Moi je t'ai donné la tua donna", avrebbe detto il Cavaliere mischiando le due lingue. L'allusione all'italianità di Carla Bruni come fosse un bene da esportazione non è evidentemente piaciuta a Sarkozy. E neppure ai presentatori francesi che hanno costruito sulla gaffe una serie di ironie, assegnando a Berlusconi "l'Oscar della volgarità".

frogproduction inc. ha detto...

Beh, innazitutto io sto andando controcorrente e invece di fuggire rientro. :)
berlusconi, comunque, dopo il "Potrebbe ancora fare figli" non puo' fare di piu'. Non mi stupisco piu' di niente!

Anonimo ha detto...

Illuso...come diceva mia nonna buon anima (che aveva visto due guerre mondiali, un imperatore, un re-imperatore, un duce e svariati presidenti)
"te vegnarà nenin!" (=arriverà anche per te lenin=vedrai anche tu il peggio del peggio)

Anonimo ha detto...

I will not concur on it. I over polite post. Especially the designation attracted me to review the unscathed story.