lunedì 29 settembre 2008

sport, tits and funny shit

(e' la stampa, bellezza)

Scriverne su un blog non e' il modo migliore per avere un vizio segreto, ma questo e' un vizio segreto che va condiviso.
Da quando sono nel regno unito mi sono nutrito spesso e volentieri della stampa locale. Da bravo radical chic quale sono mi sono pero' limitato fino a ieri ai giornali seri, al Guardian, all'Indipendent o al Times. Toh, mi sono spinto giusto fino al Sunday Telegraph e al suo meraviglioso inserto culturale (prima pagina dell'inserto, recensione della biografia di una tizia della prima meta' del novecento, titolo dell'articolo: "La zoccola del secolo").
Ieri invece ho messo da parte la puzza sotto il naso e dopo un'infruttuosa ricerca dell'Observer in tutti i newsagent aperti, ho finalmente scoperto il McSweeney inglese, l'Oulipo britannico: il SUNDAY SPORT, un quotidiano che ha per motto "Sport, tits and funny shit!".
Ora, voi tutti penserete che si tratto di un orrido tabloid, con articoli inseriti giusto per far respirare le tette delle signorine ritratte. Ebbene, non e' cosi'. Gli articoli sono sublimi esercizi di stile, e mi riesce difficile credere che ogni giorno possano esserci articoli di tale qualita', e sempre diversi. Ma tanto ho deciso che lo comprero' il piu' spesso possibile, e vi terro' informati (mi manca un po' Cronaca qui edizione milano).
Il numero di ieri aveva tra le notizie fondamentali (1) un'inchiesta sulla correlazione tra la suoneria della rana e l'insano gesto del tizio finlandese della strage a scuola, (2) la storia del rabbino feticista dei piedi beccato mentre cercava di rubare sei paia di calzini (nuovi) nascondendoli sotto al cappello, (3) il cane che chiamava i telefoni porno mentre il padrone era al lavoro (e il padrone se ne e' accorto solo quando e' tornato a casa e l'ha scoperto che ansimava sulla cornetta del telefono. Non si sa quali siano state le reazioni della signorina all'altro capo del telefono), (4) la triste storia di un uomo che riesce a farselo venire duro solo ascoltando il musical della Guerra dei Mondi.
Questa storia merita un approfondimento, perche' e' una storia, alla fine, piena di speranza: "Benche' abbia gia' perso la fidanzata, Chris sta guardando al lato positivo delle cose. Ci ha detto: "E' un disco veramente lungo, quindi posso andare avanti anche per delle ore. Non so perche' mi succeda con la Guerra dei Mondi e soltanto con la versione musical. Ho visto il recente film con Tom Cruise e non mi e' successo niente, neanche barzotto""(originale: I saw the recent film with Tom Cruise and I got nothing - not a sausage).
Il pezzo migliore, soprattutto per la chiusura dedicata al comunicato delle forze dell'ordine, e' pero' quello sull'Harry Potter pervertito (Potter Perv Flashes Wand at Students). Traduco malamente:
"Sara' anche il mago piu' famoso del mondo, ma Harry Potter e' diventato anche fonte di ispirazione per uno sporco esibizionista. [...] Il pervertito dicono assomigli a una versione grassa e adulta del maghetto e ha sventolato la sua bacchetta di porco a 17 donne nel corso dell'ultimo mese.
La polizia ha avvisato che, sebbene il personaggio fittizio sia un giovane dall'animo gentile, il suo sosia sovrappeso con pisello sventolante e' del tutto diverso" [his overweight, dick-waving lookalike is anything but].
La polizia di Hiddersfield sta aumentando il numero degli agenti nell'area, nel tentativo di arrestare il grasso, sbavante e occhialuto uomo-bambino. Stanno anche pensando di far pattugliare un sosia di Voldermort, il nemico di Harry Potter nei best sellers, sperando che si arrivi alla resa dei conti.
[...]
Una fonte della polizia ha dichiarato: "Stiamo prendendo questi incidenti molto seriamente. Per adesso si e' accontentato giusto di sventolare la sua bacchetta in giro. Ma presto potrebbe decidere di farci anche degli incantesimi, ed e' in quel momento che cominciano i problemi".

Ho deciso qual'e' il mio prossimo lavoro.

giovedì 25 settembre 2008

nessuno mi dice niente (a proposito dell'avanguardistica ricerca del brutto nella canzone "Gioca con me")

Ma come, il SOMMO VASCO scrive quello che a ragione mi sembra di poter ritenere uno dei pezzi piu' brutti degli ultimi VENTI ANNI e nessuno mi dice niente?
Questo e' persino peggio de "La storia di Piera" dei Prozac Plus.
E il video col culo e lui che sbava tra un'inqudratura e l'altra e' geniale (come il fatto che Slash abbia preso i soldi per suonarci su ma non per mettere la sua faccia anche nel video).
Meno male che c'e' IUTUBB, per noi espatriati.

mercoledì 24 settembre 2008

Backside to the Future 7 / Le regole di inclusione (parte prima)

(qui le puntate precedenti)

Le regole di inclusione nella comitiva del Gabbiano non sono mai state esplicitamente dichiarate, ma a posteriori non e’ troppo difficile individuarle.
Il nucleo originario della comitiva, almeno fino al mio secondo o terzo anno di universita’ (otto anni almeno, dunque, fino alla grande diaspora) era composto da me, Tiziano, Vincenzo, Alessandro Manigrasso (da indicare sempre con nome e cognome, benche’ non ci fossero omonimi), Capuano (da indicare sempre e solo tramite il cognome, a parte i periodi in cui si decideva di utilizzare alcuni sceltissimi pseudonimi: Moana -il piu’ duraturo-, Capuasca, Orgia e il mio preferito, ovvero Andrew Dements), Luciano (indefinito, ma era anche difficile da disegnare, e anche da descrivere. La cosa che lo distingueva di piu’ era il suo povero cane Tex, fatto restare vergine fino alla morte perche’ senno ‘ "si disaffeziona").
Il secondo anno di liceo si unirono in pianta stabile Enrico, Piero Mariella (anche lui, chissa’ perche’, quasi mai in possesso di un nome e cognome indipendente) e, piu’ defilato, il Cargiuli; fu durante una gita in cui quelli fighi limonavano o almeno ci provavano (quelli fighi, tra maschi e femmine erano in tutto 4 persone), e quelli sfigati diventavano amici fraterni prendendo per il culo la figlia adottiva della professoressa di inglese. Costei si chiamava Ernestina, dimostrava il triplo dei suoi anni (36 invece che dodici), un merletto ornava ogni orlo del suo vestiario ed era di poche parole. Essere la figlia adottiva di una integralista cattolica oltretutto non la aiutava ad avere un rapporto sereno col mondo.
A mia discolpa posso dire che era la terza occasione in cui la vedevo, e che nelle prime due avevo persino cercato di farci amicizia, l’avevo difesa dalle prese di culo degli altri, avevo cercato di farla integrare. Senza successo, che’ lei se ne era uscita comunque con delle frasi di rara stronzaggine. A posteriori so che non era colpa sua, che essere acidi a dodici anni e con una famiglia del genere e’ il minimo che una ragazzina possa fare per restare sana di mente, ma a mia discolpa va detto che io avevo quindici anni e che a quindici anni notoriamente non si capisce un cazzo, e quindi avevo gia’ fatto troppo.
Comunque, prendere per il culo Ernestina e commentare le canzoni dei Metallica fece nascere un’amicizia decennale, che’ io mi ero avvicinato a quei tizi la’ solo perche’ ascoltavano Fade to Black, da Ride the Lighting
(Che poi, i Metallica, mio dio, si possono passare ore a parlare dei Metallica? Qualche estate fa dei miei amici passarono una notte a parlare dei Tool, e una notte di capodanno a parlare dei Radiohead. Nel primo caso mi sono addormentato, nel secondo mi sono aggregato al gruppo di quelli che si alcolizzavano. Ma i Metallica! L’ultimo che ho visto parlare dei Metallica cosi’a lungo e’ stato Giampiero, una notte di ferragosto, mentre guardava le stelle provandoci con una. O almeno: noi pensavamo ci provasse, solo che ogni tanto carpivamo brandelli di conversazione "No, perche’ l’assolo di Kirk Hammett dentro ... And Justice for All ....").
Poi, nel nucleo centrale c’era Coco’ Curlacci, che ora ha preso I voti ed e’ don Coco’, e Attilio.
E poi un sacco di gente non sembrava c’entrarci niente con noi e che veniva ammessa, e gente che voleva entrarci e che ostracizzavamo senza pieta’. Di questi parlo la prossima volta.

lunedì 22 settembre 2008

GET ANGRIER! (La cosa migliore letta oggi, e Veltroni dovrebbe mandarla a memoria, come minimo. Ma forse non servirebbe neanche)


Aaron Sorkin (di cui mai ho visto una serie, ma DEVO farlo, a questo punto) ha scritto una cosa bellissima sulle presidenziali americane e su quello che Obama dovrebbe fare, per non lasciare il potere ad un vecchio rintronato e ad una che "crede che i flinstones siano basati su una storia vera". Matteo Bordone si e' preso la briga di tradurre la parte piu' importante del dialogo immaginario, per quelli di voi che sono piu' pigri.

giovedì 18 settembre 2008

le grandi conversazioni mattutine andando all'IBM

Scena: fermata dell'autobus.
Personaggi: l'Esposito e una Innominata Collega.
Antefatto: da due giorni ci sono i Megadirettori Galattici in giro per l'azienda. Essi fanno domande, chiedono pareri e a volte invitano a cena gli sventurati. Inoltre rendono il cazzeggio (ma anche il lavoro) molto meno rilassato.

Esposito: Che palle, ci sono ancora Quelli in giro, oggi.
Innominata Collega: Magari ci invitano a cena.
Esposito:Bah, io non e' che ci tengo parecchio ad andare a cena con un gruppo di sessantenni.
IC: Gia', come minimo sono rettiliani.
Esposito: [Tra se', mentre esplode in una sonora risata] Beh, dai, forse questa qui l'ho considerata male, io pensavo che credesse a tutte le stronzate piu' galattiche, dai fiori di Chopin alla origine sarda dei Simpson*, invece fa anche dell'IRONIA.
Esposito: [ad alta voce, ora] Gia' oppure sono seguaci di Xenu.
IC: Chi?
Esposito: dai, Xenu, il cattivo secondo Scientology. [Di fronte alla faccia di lei perplessa, la rincorsa al cazzeggio presa dall'Esposito perde di slancio] No, niente, dai, era solo per dire una cazzata di livello maggiore o uguale a quella dei rettiliani.
IC: [serissima] Ma io ai rettiliani ci credo.

SIPARIO.

*[ I Simpson sardi: l'IC e' sarda, e durante una pausa pranzo ha raccontato la seguente verita' a noi nascosta dalle multinazionali: i Simpson sono una creazione di un pizzaiolo sardo. C'era questo pizzaiolo sardo a Los Angeles che faceva le pizze con le facce di Homer, Marge, Bart, etc. Ad un certo punto l'avvocato di Matt Groening ha ordinato le pizze da lui, ha fiutato l'affare e ha chiamato Matt, consigliandogli di rubare i personaggi all'inventivo pizzaiolo, e di registrarli a suo nome. Nonostante le cause intentante dall'intrepido pizzaiolo sardo, il perverso sistema legale americano non ha voluto riconoscere la Verita'. Rimane dubbio, nel racconto di IC, se Groening abbia rubato alle pizze anche il carattere dato ai personaggi e le sceneggiature dei fumetti e delle storie]

lunedì 15 settembre 2008


e' semi ufficiale, ho un editore e qualcosa che assomiglia ad una deadline.

dovrei iniziare a scrivere, per essere a cavallo.

giovedì 11 settembre 2008

due giri post estivi intorno al mio ombelico

Non abito piu' nel flat piu' sporco dell'universo: mi sono finalmente spostato in 201, Finnart Street, nella enorme e meravigliosa casa di un tizio che prima lavorava all'ibm ma ora fa il postino. Costui e' alto, ominosessuale, fidanzato con un medico londinese e londinese anch'egli: pulisce moltissimo (tutto quello lasciato in giro viene afferrato e rimesso a posto da costui, scatenando sensi di colpa finora provocati solo dalle pulizie conpulsive della mia mamma) e ama i cani e i gatti (presenti nella casa 2 cani, Charlie e Buster, e una gatta, Niko). Gli altri due coinquilini sono un tedesco (Bjorn), che in casa sfoggia sempre boxer dalle tinte psichedeliche, e una francese (Aline) che invece indossa continuamente foulards. Sembra che lo facciano apposta per essere disegnati e messi in un fumetto.I due sono fidanzati ma dormono in stanze diverse. La casa ha un bel giardino sul retro ma soprattutto un meraviglioso salone vista mare. Me la sto godendo (e oltretutto mi sembra di abitarci da solo con Jamie, il padrone di casa, dato che Bjorn e Aline passano le ore chiusi nelle loro camere. Nelle loro rispettive camere).
Al lavoro va bene: dopo essere stato omaggiato con del pessimo whisky in quanto impiegato del mese, la vita non riserva eclatanti sorprese. Non mi annoio neanche troppo, pero', e quindi per adesso si puo' andare avanti cosi'.
Durante l'estate sono stato a Oban, patria del whisky e del fish and chips, ma mi sono rifornito solo del primo dei due prodotti tipici: vantaggio di fare un viaggio con tre -quasi- astemi: su otto whisky gratuiti totali nella visita alla distilleria, sono stato "costretto" a berne sette. Sul momento non mi e' sembrato neanche di ubriacarmi, ma il mattino dopo avevo un inspiegabile mal di testa.Il nord della Scozia rimane ancora da visitare, dato che Oban e Edinburgo sono ancora i posti piu' lontani in cui sono andato. Uno dei greenockiani, pero', Mister F. Altomare, ovvero colui che forse mi riparera' il computer, ha appena comprato una enorme Volvo meravigliosamente anni 80, e si spera in viaggi autunnali. Per il resto, sto bene: leggo (anzi, rileggo Underworld di Delillo ma in lingua originale, in questo periodo. Non ci capisco quasi niente, tra l'altro, non ho capito se perche' le prime 50 pagine parlano di baseball - di cui non so niente - o perche' il vocabolario di Delillo non e' paragonabile a quello di J.K. Rowling); ho ripreso a correre (all'interno della palestra dell'IBM, che e' in realta' e' un corridoio riadattato con due o tre macchinari che rubano tutto lo spazio vitale [ha il vantaggio pero' di essere gratis], che' a farlo fuori ho paura dei diluvi improvvisi); mi godo le festivita' locali (l'altra sera sono andato alla festa vikinga a Largs, una delle robe piu' noiose cui abbia mai assistito, nobilitata solo dalle facce e dalle barbe dei tizi del luogo che facevano da figuranti); penso sempre a disegnare ma lo faccio pochissimo (tranne le caricature dei miei colleghi, come a scuola); quando posso faccio enormi passeggiate (domenica mi sono fatto la vecchia strada per Largs, una stradina di montagna larga quanto una pista ciclabile, circondata dal verde, dai ruscelli, ma soprattutto da moltissime pecore e vacche, per tredici miglia in lunghezza e a perdita d'occhio in larghezza).

Non riesco ancora a capacitarmi di quanto qui il cielo sembri basso.

mercoledì 10 settembre 2008

lunedì 8 settembre 2008

mi ci sento quasi tirato per i capelli (ovvero: io non credevo che nessuno ne sentisse il bisogno, ma ecco cosa penso circa Eluana Englaro, ecosivia)

(Mi scuso con visitatori casuali o disinteressati al post precedente, questo avrei dovuto metterlo come risposta ad alcuni commenti, ma volevo un po' di spazio e di agio in piu').

Che io sia poco sensibile e' certo. Le cose mi colpiscono fino ad un certo punto: i dolori e le incazzature, e forse anche le gioie, per me sono un po' meno devastanti che per voi altri.
Conseguenza di una infanzia felice, temo.
Pero': un paio dei commenti al post precedente mi hanno colpito, perche' sono insensibile ma suscettibile, facendomi esclamare: "Eh no! vabbe' che so' stronzo ma qui si afferrano cazzi per equinozi, come direbbe Gabriel Garcia Marquez".
QUINDI:
Io rispetto molto il dolore della povera ragazza in questione, ma stare a patetizzare una storia gia' triste non mi sembra che aiuti.
Come chiunque mi conosca sa perfettamente (e come puo' immaginare chiunque abbia dato un'occhiata anche distratta alle pagine di questo blog), io sono OVVIAMENTE dalla parte del padre della tizia, tanto piu' che lei lo aveva espressamente chiesto, e tanto piu' che tecnicamente e' morta gia' da parecchio, ma soprattutto perche' nello specifico non sono cazzi miei.
Il problema pero' non e' il dolore del padre in questione ne' "nel cuore di quel padre e nel sonno senza sonno di sua figlia e nel silenzio di una madre che non ha volto.", per citare l'ultimo commentatore che ha inserito lo Studio Aperto Automatico (versione Silvia Vada Punto Cogne). Io col dolore di quell'uomo nel mio piccolo ci empatizzo anche, ma non mi viene, scusatemi, ne' di strapparmi i capelli ne' di scrivere pagine ispirate sul significato della vita e del silenzio e sulla condizione del dolore nelle nostre esistenze. Il problema e' che quello che interessa a me non e' il dolore di quell'uomo. E' un dolore sacrosanto, lo rispetto e se mi sforzo lo percepisco anche e magari mi sembra in maniera infinitesimale di condividerlo (come voi tutti che ci scrivete sopra pagine ispirate), ma scusate non mi interessa.
A me interessa che ci sia uno scontro tra due diversi modi di guardare e di legiferare intorno a noi stessi e al nostro corpo, e che questo scontro non coinvolga solo un padre e sua figlia, ma potenzialmente tutti noi. Uno di questi modi, difeso dalla chiesa e dai pro-life, nega il diritto ultimo di disporre del proprio corpo. Il corpo - e la vita - sono doni divini, e a Dio spetta decidere, altrimenti si pecca di superbia etc etc etc.
L'altro concezione, quella per cui parteggio caldamente, e' che la nostra vita e il nostro corpo sono regalo di mamma e babbo (che oltretutto mentre ce li hanno regalati pensavano ad altro) e che fino ad una certa eta', se mamma e babbo non sono inaffidabili, spetta a loro decidere, e poi a noi soltanto.
Lo scontro tra queste due concezioni e' l'unica cosa che mi interessa di tutta la faccenda, francamente. Con tutto l'aiuto della mia scarsa sensibilita' la vicenda di questa povera ragazza mi sembra solo un casus belli, un esempio pratico e patetico e in una certa misura anche un diversivo: molte persone danno risposte radicalmente diverse su Terry Schiavo o Eluana o Welby invece che su se stessi e sui popri figli.

Veniamo al cattivo gusto: e' vero che la frase di Bill Hicks e' pesante, e potrei scusarmi dicendo che in fondo non ha molto a che fare con il caso in questione, quindi che vi offendete a fare? Non e' una scusa valida pero', perche' se avessi trovato una frase anche piu' pesante, ma piu' vicina al caso in questione, di certo l'avrei inserita. Il cattivo gusto serve, mette tutto in prospettiva, ci ricorda che bestie siamo e da sfogo a pulsioni che altrimenti farebbero piu' danno (ho appena letto il Saggio sul motto di spirito a fumetti). E comunque, in realta' tutto il post precedente era piu' per dire che in questo periodo amo Bill Hicks, e che un comico cosi', probabilmente, in Italia non riusciremo mai ad averlo.

giovedì 4 settembre 2008

il momento di mostrarmi sensibile

A parte i due utenti cattolici integralisti che onorano le pagine del mio blog con la loro presenza, credo che sia del tutto inutile dire cosa penso del caso di Eluana Englaro.
Credo pero' che la posizione definitiva sul problema dell'eutanasia sia stata espressa dal sommo Bill Hicks (scusate, ma e' un po' che mi ci sono ri-fissato):

"I love the movies, love 'em. Now, I'm watching Terminator 2 the other day, and I'm thinking to myself: They cannot top the stunts in this film, they cannot top this shit, unless … they start using terminally ill people as stunt people in feature films … well, hear me out, 'cause I know to a lot of you this may seem a little cruel. "Aww, Bill, terminally ill stunt people? That's cruel!" You know what I think's cruel? Leaving your loved ones to die in a hospital room surrounded by strangers. Fuck that! Put 'em in the movies! What, you wanna let your grandmother live out her last days in a sterile hospital room, with translucent skin so thin you can see her last heartbeat work its way down her blue veins? Or do you want her to meet... Chuck Norris?"

Un eccezione: contro Chuck Norris Ferrara ce lo manderei subito, non perderei tempo ad aspettare che si ammali.

martedì 2 settembre 2008

Vita e opere di un impensabile Genio.



Chiunque abbia studiato a Pisa ricorda (ma credo che ogni tanto ricompaia anche adesso) la luminosa figura di Filippo Bellissima. Per chi non lo sapesse, Filippo Bellissima e' un omino livornese settantenne, minuto, capelli bianchi, coppolino e megafono sottomano, che per anni ha girato intorno alle universita' pisane (ma spingendosi ogni tanto anche ad altri atenei), distribuendo i suoi volantini in cui dava dell' '"Ignorante inconsapevole" a professori universitari, rettori, papi, presidenti della repubblica e a tutto il resto del genere umano.

Filippo Bellissima, cosi' racconta la leggenda, era un sarto/imprenditore di una certa fortuna, fino a quando non ha scoperto le verita' per risolvere tutti i problemi del genere umano, e ha deciso di diffonderle per il mondo (cioe': a Pisa).

La soluzione di tutti i problemi del mondo, sostiene Bellissima, passa attraverso la rivoluzione dell'industria della moda, e precisamente attraverso l'introduzione del "su misura di massa". Bellissima ha inoltre scoperto tre "principi matematici fondamentali", la "squadra, la livella e il filo a piombo", smascherando cosi' la congiura degli scienziati e dei compilatori di dizionari che si ostinano a definire i tre suddetti come "strumenti di lavoro" invece che come assiomi fondamentali per la rinascita dell'economia e dell'industria dell'abbigliamento.

Secondo Bellissima, l'unione dei tre principi con l'introduzione del "su misura di massa" risolverebbe immediatamente tutti i problemi del mondo. Come, nei suoi volantini Bellissima non lo dice mai, ma i progetti dettagliati sono stati piu' volte inviati al papa, a vari presidenti della repubblica e del consiglio, e sono stati da questi colpevolmente ignorati.

Filippo Bellissima pero' non si perde d'animo perche' lui, al contrario di Socrate, considerato molto saggio perche' sapeva di non sapere (ed era quindi un ignorante consapevole), sa di sapere, e sa che l'evidenza dei suoi principi si fara' strada nel mondo.


Tutto questo per dire, insomma, che da quando non sono a Pisa il signor Bellissima mi manca molto, ma che la nostalgia e' stata mitigata da una sua versione internettiana, il geniale inventore della Serpentina Schietti, del motore Omopolare Schietti, delle Dinamiche Non Violente Schietti e della Pianificazione Trentennale Schietti: dal padre della confutazione Schietti della legge di Boyle Mariotte, e soprattutto dal padre della Confutazione di Schietti della Legge di Gravitazione Universale di Newton.

Benvenuti nell'opera formidabile del geniale Domenico Schietti.


Io partirei dalla confutazione della legge di Newton, che mette in luce alcune delle caratteristiche centrali dell'opera Schiettiana. Schietti ha scoperto che tutti i libri di fisica sono basati su palesi assurdita', ma non ha il tempo per confutare ad una ad una tutte le idiozie in essi contenute:


"è già evidente che tutta la fisica sia basata su fondamenti falsi.

Se vuoi ti confuto in 5 minuti la legge di Newton giusto per darti un altro spunto.

Se la legge di Newton avesse un briciolo di validità la Luna cadrebbe sulla Terra.

La Terra cadrebbe sul Sole e il Sole sul centro della Via Lattea.

Le legge di Newton altrimenti detta legge di gravitazione universale asserisce:"Qualsiasi oggetto dell'Universo attrae ogni altro oggetto con una forza diretta lungo la linea che congiunge i baricentri dei due oggetti, di intensità direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse ed inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza".

Non aggiungo le formule alquanto deliranti del povero inglese perchè sono assolutamente ridicole ed incomprensibile per qualsiasi persona pratica che tutti i giorni sperimenta nella realtà la problematica."


Ma perche' Isaac Newton e tutti gli altri scienziati ci hanno raccontato delle assurdita' cosi' palesi? E' semplice:


"La legge sulla forza di gravità espressa da Newton è una tale singolarità che non può essere definità la legge universale sulla forza di gravità, ma semplicemente una convenzione di un gruppo di balordi che non pensava a nient'altro da mattina a sera che trovare il modo di metterlo nel culo alla gente."


Ecco dunque il cuore dell'argomentazione di Schietti: c'e' un complotto, guidato dagli Inglesi, dai massoni, dai siciliani, dal vaticano, dai genovesi, dai liberali-fascisti-comunisti, dal nuovo ordine mondiale, gli Illuminati di Baviera, per eliminare cinque miliardi e mezzo di persone dalla terra entro i prossimi dieci anni. Il controllo avviene attraverso la setta degli ingegneri scientisti, una setta composta da individui selezionati attraverso inutili anni di universita' in cui vengono insegnate assurde verita' controintuitive al solo scopo di selezionare gli individui piu' remissivi, setta contro cui Schietti ha gia' presentato diverse denunce.


La setta degli ingegneri scientisti come un qualsiasi albo professionale seleziona negli anni della formazione scolastica i suoi adepti attraverso lunghi, inutili , ripetitivi studi che tutte le persone in buona fede abbandonano per evidente controsenso e falsità, ma che alcuni invece riescono a portare a termine.Si tratta in genere di muli sgobboni calcolatori che vengono adibiti a ruoli da stupidi impiegati, e altri che balzano subito a ruoli di fiancheggiamento di adepti della setta. Evidentemente quest'ultime sono persone raccomandate o figli o parenti di membri della setta.


Certo e' difficile che il genere umano si voglia cosi' male, e quindi non e' forse fuori luogo pensare che la minaccia sia piu' complessa ed eterodiretta, e Schietti analizza varie possibilita' da quella aliena fino ad arrivare a quella, piu' prosaicamente geniale, di una minaccia geronto-peripatetica:


"E' possibile anche che in realtà al vertice delle organizzazioni segrete ci siano delle donne che seguano impulsi irrazionali tipicamente femminili e quindi il mondo sia governato da pazze, magari donne venerate nel corso della gioventù per la loro bellezza che invecchiando impazziscono ed entrano a far parte di logge supersegrete che governano tutte le altre logge del mondo.La loggia di Santo Spirito che poi divenne anche P2, fu fondata da una donna, ma non è una prova che possa condurre a certezze assolute. Molte logge e religioni venerano personaggi femminili, ed è vero che tira di più un pelo di figa che un carro di buoi, ma distruggere il mondo mi sembra esagerato anche per una congrega di puttane invecchiate male.

Come sai è un complotto globale, fascisti, comunisti, templari, ebrei, cristiani, musulmani, indù, cinesi, ingegneri… son tutti d’accordo."


Ma come e' possibile che nessuno se ne accorga? Questo e' uno dei grandi misteri, secondo Schietti, spiegato in parte dal fatto che se metti insieme dieci persone almeno 6 sono agenti degli inglesi (cazzo! sono circondato! oppure sono un agente degli inglesi-genovesi, ovvio).


I nemici dell'umanità sono ovunque, solo in Italia hanno 10 milioni di loro agenti al loro servizio pronti a tutto per qualche soldino, purtroppo a volte in totale buona fede per mettersi in buona luce davanti ai loro superiori.


I cattolici hanno chiese dappertutto, i cinesi hanno ristoranti ovunque, i siciliani hanno pasticcerie ogniddove, i ladini hanno muli in ogni parte del mondo, e così gli ebrei, gli albanesi, gli arabi. Anche gli anglo-genovesi hanno i loro agenti in terra altrui. Molti di questi agenti sono i cosidetti massoni, ma non sempre.


La prova inconfutabile sta anche nella biografia del geniale inventore:


"Ho 42 anni e sono la persona più intelligente, più brava, più disponibile del mondo. Non bevo, non fumo, non vado a donne, non ho vizi, sono un bellissimo ragazzo.

Non ho mai ricevuto una proposta di lavoro decente, un offerta per produrre uno dei miei progetti, un finanziamento per realizzare la mia pianificazione trentennale, una visita di un politico per sentire la mia opinione.

Non sono mai stato invitato in casa loro da qualche persona immanicata con il preciso scopo di farmi conoscere una loro figlia ed inserirmi in un loro business di carattere etico.

Non sono mai stato introdotto in nessun ambiente, in nessuna casa, in nessuna azienda, non sono mai stato ascoltato da nessuno, non sono mai stato aiutato da nessuno, non ho mai ricevuto un finanziamento.

A parte un blando tentativo di mio padre nel 1986, in cui però mi dimostrò inconfutabilmente che era tutto nelle mani dei nemici dell'umanità, e che non era possibile fare nulla neanche avendo idee geniali come quella del servizio ore 7 brioches e quindi che lui non aveva altra scelta che arroccarsi tenendo botta, nella speranza che in qualche modo riuscissi comunque a sopravvivere e farcela, contando per lo meno sul loro tetto e un loro piatto di pastasciutta, nessuno mi ha mai aiutato in niente (salvo alcuni amici messi come me, se non peggio).

Non ho mai fatto nulla di male a nessuno ed ho sempre lavorato instancabilmente cercando di offrire servizi e prodotti utili a tutti. Io sono Domenico Schietti.Se non viene offerto a me un posto di lavoro decente, un'azienda, una proprietà, una gestione, un copyright, un minimo di visibilità, una moglie, qualcosa, un piccolo capitale da investire eticamente, vuol dire che non l'hanno offerto mai a nessuno."


MA chi e' Domenico Schietti?


Sono una figura poliedrica, un tuttologo, un giornalista, avrei potuto essere un campione di basket, di motociclismo, di biglie, un grande artista.Sono una brava persona di intelligenza nettamente superiore alla media, un uomo pratico che non crede alle baggianate, ma si fida dei proverbi e del metodo scientifico sperimentale. [...]

Sono uno dei padri dello sviluppo sostenibile, un modello di civiltà, un esempio pratico di impegno civico, una persona seria, che fra l'altro piace anche alle donne.Il mio solo nome fa impallidire i nemici dell'umanità, sono il nemico pubblico numero 1 di tutti i cattivoni del mondo.


Domenico Schietti non e' pero' soltanto un provetto scienziato e un fustigatore degli InglesiGenovesi, ma e' anche un riformatore sociale: il cuore del suo pensiero sta infatti nei gruppi di dinamiche autonome, nella pianificazione trentennale. Dopo una giovinezza nei centri sociali e nel movimento umanista (successivamente identificato nella dottrina di Lucifero), Domenico Schietti decide di propagandare il verbo della pianificazione, che ha il suo centro nell'attuazione di dinamiche non violente, nella creazione di giardinetti, nell'utilizzo del motore omopolare Schietti:


"Per difendersi dalla Setta degli Ingegneri Scientisti, dagli Illuminati di Baviera, dai poteri forti, e dalle elites del Nuovo Ordine Mondiale (i nemici dell’umanità), bisogna organizzarsi in Comitati Autonomi Nonviolenti slegati da ogni struttura centralizzata."


Il progetto ha subito un grandioso successo:


Dal 1988 quando lanciai la mia pianificazione e la mia forma organizzativa, ho riscontrato percentuali di adesione vicino al 100 % ed ormai in tutto il mondo agiscono decine di milioni di comitati autonomi che si occupano consapevolmente di problematiche e che rendono partecipi tutti delle proprie esperienze con la speranza di risolvere tutti i problemi del mondo, uno ad uno.


Il tema dei comitati non Violenti e' pero' troppo complesso per essere qui analizzato, quindi ci concentreremo su alcuni dei suoi utilizzi particolari, come quello del comitato autonomo che fa anche da agenzia matrimoniale, che mette in luce pero' un nervo scoperto della teoria di Schietti, ovvero l'ambigua natura delle donne:


Io ho aiutato a mettere insieme decine e decine di coppie di vero amore naturale.Si può fare anche a pagamento, se una ragazza o un ragazzo non trovano il partner, a pagamento puoi farli uscire con te e gli presenti persone, giri nei ritrovi, saluti persone, gli mostri ambienti alla sua altezza, scuole di ballo, piscine, palestre, comitati autonomi di vario genere, associazioni. [...]Tenete sempre presente che le donne sono tutte puttane e quindi non vanno giudicate male quelle che si prostituiscono per mettersi in mostra, per divertirsi, per avere un passaggio in macchina, che poi si fanno offrire una pizza, che chiedono in cambio un piccolo favore o una consulenza specialistica, ma piuttosto le cosidette puttane da un milione di euro che vogliono case, macchine, conto in banca, colf, gioielli e che rovinano gli uomini in cambio di niente.Le donne sanno dare molto , ma vogliono sempre essere ricompensate. Mai andare dietro alle donne, se seguite automaticamente diventano nemici dell'umanità, non sono mai contente, e non gli bastano mai i soldi.



Domenico Schietti vive da solo, perseguitato dagli inglesi-genovesi, abbandonato dagli amici e da tutti, eppure gli basterebbe scrivere a Blogseduzione per trovare spiriti affini.

Tout se tient.