domenica 30 agosto 2009

Sad Kermit

Kermit, per ovvie ragioni, è sempre stato uno dei numi tutelari di questo blog.
Ma ora che ho scoperto la sua carriera musicale con lo pseudonimo di Sad Kermit ( e quando mai Kermit è stato felice?), qualsiasi altro personaggio totem è passato in secondo piano.


sabato 29 agosto 2009

obbedisco!

Devo dire che di queste domande non me ne frega quasi niente, ma quando un lettore mi chiede di partecipare ad un'iniziativa, e la cosa oltrechè trovarla giusta non mi ripugna neanche un po', perché disattendere le sue richieste? L'iniziativa è quella di ripubblicare (tutti, anche quelli a cui lo stile giornalistico di Repubblica fa un onco) le dieci domande appena querelate dal premier come protesta al fatto stesso che si pensi possibile querelare delle domande. L'unico dubbio che ho è che a me pare che il silvione nazionale si sia dato la zappa sui piedi, a far causa a Repubblica. MA forse non ci capisco niente io. Ecco qui, per chi ancora non le avesse lette, le fatidiche dieci domande. Risposte gradite nei commenti, grazie.

  • 1. Quando, signor presidente, ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia? Quante volte ha avuto modo d’incontrarla e dove? Ha frequentato e frequenta altre minorenni?
  • 2. Qual è la ragione che l’ha costretta a non dire la verità per due mesi fornendo quattro versioni diverse per la conoscenza di Noemi prima di fare due tardive ammissioni?
  • 3. Non trova grave, per la democrazia italiana e per la sua leadership, che lei abbia ricompensato con candidature e promesse di responsabilità politiche le ragazze che la chiamano «papi»?
  • 4. Lei si è intrattenuto con una prostituta la notte del 4 novembre 2008 e sono decine le “squillo” che, secondo le indagini della magistratura, sono state condotte nelle sue residenze. Sapeva che fossero prostitute? Se non lo sapeva, è in grado di assicurare che quegli incontri non l’abbiano resa vulnerabile, cioè ricattabile – come le registrazioni di Patrizia D’Addario e le foto di Barbara Montereale dimostrano?
  • 5. È capitato che “voli di Stato”, senza la sua presenza a bordo, abbiano condotto nelle sue residenze le ospiti delle sue festicciole?
  • 6. Può dirsi certo che le sue frequentazioni non abbiamo compromesso gli affari di Stato? Può rassicurare il Paese e i nostri alleati che nessuna donna, sua ospite, abbia oggi in mano armi di ricatto che ridimensionano la sua autonomia politica, interna e internazionale?
  • 7. Le sue condotte sono in contraddizione con le sue politiche: lei oggi potrebbe ancora partecipare al Family Day o firmare una legge che punisce il cliente di una prostituta?
  • 8. Lei ritiene di potersi ancora candidare alla presidenza della Repubblica? E, se lo esclude, ritiene che una persona che l’opinione comune considera inadatta al Quirinale, possa adempiere alla funzione di presidente del consiglio?
  • 9. Lei ha parlato di un «progetto eversivo» che la minaccia. Può garantire di non aver usato né di voler usare intelligence e polizie contro testimoni, magistrati, giornalisti?
  • 10. Alla luce di quanto è emerso in questi due mesi, quali sono, signor presidente, le sue condizioni di salute?

venerdì 28 agosto 2009

Arctic Monkeys "Humbug"


(Giusto perchè ultimamente ho consigliato dischi da vecchiardo -
a parte Brunori SAS, che è invece molto hype de noartri - ora vi parlerò di una cosa molto da gggiovani)

Gli Arctic Monkeys è il terzo disco non brutto che fanno: è quasi un record, altri gruppi
al posto loro si sarebbero già orientati sulla ciofeca o sul capolavoro: loro no, fanno dischi bellini, magari
non indimenticabili, ma che per un pò girano volentieri nelle orecchie. A quest'ultimo manca il
batterismo di quello precedente, a favore di un mid-tempo generale e di suoni e atmosfere più cupe.
All'inizio (come capitò per Antics degli Interpol, altro terzo disco rallentato e approfondito di una band
che fa cose carine ma ancora - o mai - capolavori) sembra tutto piuttosto monotono, e da anche l'impressione
che davano i walkman a cassetta quando si scaricavano le pile: suoni profondi, voci strascicate e chitarre
con riverberi favolosi: poi - ma ci vogliono più ascolti, e un disco degli arctic monkeys che pretenda
più ascolti è già una novità di per sè - si scoprono molte sfumature, tutte più o meno alla stessa velocità
ma più profonde. E questo disco - siamo al quarto ascolto, non pensavo nemmeno d'arrivarci - non è affatto
male. (tra l'atro, se non sbaglio è prodotto da Josh Homme -sono troppo pigro per verificare ora, poi
magari rettifico - e nei suoni di chitarra e negli hammond occasionali la mano del brav'uomo si
sente tutta)


lunedì 24 agosto 2009

Brunori SAS - "Guardia 82"


Credo sia il primo cantautore calabrese che mi capiti di ascoltare, e mi piace molto.
Da seguire (il disco, Brunori SAS vol.1, intitolato come si intitolavano i dischi quarant'anni fa) ancora
non l'ho ascoltato, ma va bene così.
Per ora ha già fatto uina canzone che mi piace, di quanti cantautori calabresi posso dirlo?

ah, qui c'è tutto il disco in streaming, se vi va.

domenica 23 agosto 2009

Micah P. Hinson


Non è proprio la cosa più estiva che mi venga in mente, ma buona parte di questo solitario e lavorativo agosto milanese è stata allietata prima dal suo ultimo disco, e ora da questo (Micah P. Hinson and The opera Circuit). Belli belli, mi sa che sto diventando vecchio, che sta roba qua mi piace così tanto (ma già che mi piacessero i Lambchop era un indizio)

sabato 22 agosto 2009

Poesie in forma di nota /7

(Ero in metro:

Non potevo azzardare cose sconce*)

Ho disegnato

una piccola parte:

Qualcosa che solo a me poteva ricordare

La curva del tuo seno


È stata un'estate di romanzi russi** , d'Ade e ardori, [d'afe e d'afrori:

ho dormito poco e male

Lottato col lavoro e le zanzare]

E molte cose che non lo erano mai state

sono diventate terribili e romantiche,

Persino ricordarmi che non mi riusciva di prendere confidenza col tuo corpo

- Che mi rispondevi "certo"

Quando ti chiedevo se ti andava

[Se ti andava ancora].



*(C'era una che guardava, proprio in mezzo alla pagina dove ti disegnavo:

Si chiedeva cosa mai avessi da scrivere,

Oppure semplicemente aveva sonno:

Erano le sette e mezzo del mattino. Ti ho trasformata nel muso di un cane,

per ingannarla o per svegliarla - in ogni caso -

Ed è stato facile,

Ma ora ho un cane in mezzo ad un quaderno

Che non c'entra niente

e che non volevo disegnare)


**Licenziosi, certo, un'orgia di Ilic e patronimici,

Di ricchezze e prestazioni inverosimili

Di sentimenti così forti che davvero mi stancherei a provarli,

Senza uno scrittore che per me faccia il grosso del lavoro,

Pigro, pigro come sono.


Una delle mie canzoni preferite dell'anno scorso, e ora che uno si è degnato di farne un video-sega, non potevo non postarlo. Adoro anche il testo, anche se ci capisco poco (forse l'adoro per questo).


Andrew Bird "Tenuousness"

Tenuous at best was all he had to say when pressed about the rest of it,
the world that is
from proto-Sanskrit Minoans to porto-centric Lisboans
Greek Cypriots and and Hobis-hots
Who hang around in ports a lot

Here's where things start getting weird
While chinless men will scratch their beards
Tool their minds to sharpened axes
Brush up on the Uralic syntaxes
Love of hate acts as an axis
Love of hate acts as an axis
First it wanes and then it waxes

(So procreate and pay your taxes)

Ten you us ness less seven comes to three
Them you us plus eleven
Thank the heavens for their elasticity
And that's for those who live and die for astronomy

When Coprophagia was writ
Know when to stand know when to sit

Can't stand to stand can't stand to sit and who would want to know this
Click click click

Who wants to look upon this pray tell

Tenuousness less seven comes to three
Them you us plus eleven
Comes just shy of infinity
And that's for those who live and die for numerology

giovedì 20 agosto 2009

Settecervelli /2 "The Love song of Alfredo G. Settecervelli"

il numero 4 di Cartastraccia è in giro (cercatelo!), e quindi, rendo pubblico il secondo Settecervelli. Se il letargo estivo finisce, prima o poi arriveremo al tre, "Hueco mundo".

martedì 4 agosto 2009

il figo definitivo ovvero il potere delle pentatoniche

World Science Festival 2009: Bobby McFerrin Demonstrates the Power of the Pentatonic Scale from World Science Festival on Vimeo.

(Visto su Wittgenstein)

Rattazzo Special

Un pò di cavoli miei, che è un pò che non ve ne racconto:
è un periodo che perdo le cose e me le ritrovano, me le conservano, mi chiamano per ridarmele. finora ho perso e recuperato il portafoglio (intonso, ripieno quando me l'hanno ridato come quando l'avevo perso, o meglio: quasi-vuoto come quando l'avevo perso, ma con dentro reperti preziosi tipo lo scontrino di un caffè a fine marzo a cui tengo, sei ticket restaurant smezzati, monetine di rame a pioggia e la tessera della feltrinelli), un libro non mio e di cui ero alle ultime 15 pagine (Le Sirene di Titano, di Vonnegut, che non è bellissimo ma magari le ultime 15 pagine avevano dentro chissà che rivelazione) (non ce l'avevano, in effetti), il mio cellulare, perso dopo un Rattazzo special ( o meglio dopo due negroni, una birra da 66 e un Rattazzo Special) (un Rattazzo special è un Negroni con in un più l'amaretto di Saronno, e sembra buono ma ha dato una tinta un pò seppia a tutto il giorno seguente) nel parco di fianco al Rattazzo stesso, in cui l'alcool veniva consunto mentre il mio karma si riequilibrava dando me stesso come nutrimento alle zanzare;
é un periodo in cui storco le chiavi, le rimetto nelle toppe, le raddrizzo e funzionano, anche se a guardarle bene sembrano sghembe;
è un periodo che quando faccio le cazzate mi va bene, e siamo tutti contenti;
è un periodo che passo per maschilista, che le lesbiche (una lesbica, in realtà, che si coalizza con se stessa) mi si coalizzano contro, e che a me per contro viene di fare discorsi à la cazzo, partendo dalla concezione dello sperma in Aristotele per finire alle valenze sessuali del gioco del tetris (poesie in forma di nota 7, per chi fosse interessato), giusto perchè se mi si cuce un personaggio addosso poi mi diverto a farlo per bene, come nemmeno chi non ha capito un cazzo di me sarebbe mai capace di immaginare; ma come al solito me ne stanco così presto...;
è un periodo in cui mi rendo conto che del mondo del calcio non so veramente niente, che i miei colleghi parlano di calciomercato e io ci metto un pò persino a capire di che parlano, e ci arrivo soltanto perchè la metà dei nomi è brasiliana e o parlano di calcio o parlano di trans, ma i nomi sono tutti di maschi;
è un periodo che ancora non ho ben capito che cazzo ci faccio d'estate a Milano, ma l'anno scorso ero a Greeenock, e alla fine tutto questo non è poi così strano.

domenica 2 agosto 2009

Poesie in forma di nota /9



*



*(E allora niente ci potrà salvare

Nemmeno le stelle filanti a Natale

Nemmeno le strade di Palermo

deserte d'agosto

Nemmeno la fortuna d'esser d'accordo)