lunedì 31 gennaio 2011

(restando più o meno sul personale /18)

Le mie idiosincrasie circa i suonatori nella metro di Milano, una specie parecchio variegata (sia quella dei suonatori, sia quella delle idiosincrasie).

sabato 29 gennaio 2011

Jane Austen ai tempi dell'AIDS


"Orgoglio e Prevenzione" il nuovo libro di Jane Austen
(alla bancarella dei libri di Largo Cairoli, a Milano)

venerdì 28 gennaio 2011

(restando più o meno sul personale /17)

Gli episodi di (Restando sul personale) arretrati sono quasi del tutto smaltiti (ne manca uno, il 18, che probabilmente metterò on line lunedì ...)
In questo episodio: il magnifico manifesto dell'ex DC ROTONDI, con il suo originalissimo slogan e i lillipuziani sullo scroto.

giovedì 27 gennaio 2011

(restando più o meno sul personale /16)


Sui famosi "centri massaggio" cinesi potrei buttare giù anche altri due episodi, ma temo che i miei due amici che (separatamente) ne sarebbero protagonisti me ne vorrebbero ... magari li romanzo un po', per salvaguardare la loro praivasi.
(l'happy end con sega sembra comunque una leggenda urbana confermata - oltreché piuttosto scontata)

mercoledì 26 gennaio 2011

POST IT from ES!




Disegnare durante le riunioni è la forma più vicina all'autoanalisi che mi venga in mente. Disegnare sui post-it richiede anche di concludere il discorso, o almeno di smettere di disegnare abbastanza in fretta, di limitarsi a scrivere/abbozzare una cosa sola.
Direttamente dalle riunioni degli ultimi tempi, ma senza nessun ordine (non mi ricordo quando li ho fatti, li metto tutti assieme nell'ultima pagina del quaderno degli appunti) in questa nuova rubrica troverete solo i post it  automatici fatti in queste occasioni.
(il topo - one day my prince will come è in realtà un mio classico: ce l'avevo appeso anche in camera, in scozia)

martedì 25 gennaio 2011

YOUSILVIO - Extreme ARCORE sex

girava su internet e meritava il reblog immediato.
mi piacciono MOLTISSIMO le sezioni VOYEUR, SHEMALE e GAY e ORAL (hygiene).
Chiunque sia l'autore: GRAZIE.

un sogno che si realizza: lo staff di MARRA mi scrive

ho appena ricevuto questo strabiliante commento.

queste sono le cose che rendono la vita di un bloggher della domenica degna di essere vissuta.
comunque, avendo leggiucchiato parte de "Il labirinto femminile"*, il nickname PUELLA 78 (oddio, una mia coetanea!) è decisamente inquietante.

Comunque dai: prometto entro fine mese di parlarvi del suddetto capolavoro (anche se Malvino si è già occupato delle questioni fondamentali)


*(sinossi velocissima: un vecchio avvocato convinto di essere il più grande genio di tutti i tempi fa stalking fortissimo - i.e. mette in atto la tecnica del pitone - a una sua sottoposta, inviandole insensati e verbosissimi sms a cui lei risponde a monosillabi, finché non si convince che non è che lui scrive cazzate, ma è lei che non capisce e - quindi - gliela da)

(restando più o meno sul personale /15)

(si ritorna a Milano!)
(i vantaggi dell'alcool nella costruzione dei personaggi letterari)

lunedì 24 gennaio 2011

(restando più o meno sul personale /14)

(ultimissimo capitolo made in vurtagghie: le tre cose per cui basisco ogni volta che ci metto piede)
(Grottaglie facilita l'alcolismo, oltre che l'obesità, and this is a fact)

domenica 23 gennaio 2011

I Portishead a Canzonissima



(video ufficiale della canzone. quasi perfetta la replica della rai anni '60, a parte la scritta in sovraimpressione e il movimento del presentatore all'inizio: troppo dinamico, perfino per oggi)

venerdì 21 gennaio 2011

(restando più o meno sul personale /13)


Penultima puntata grottagliese: poi si torna a Milano!

La ASL di Francavilla sembra essere l'unica di tutta la puglia senza una statua di padre Pio (ma forse sono io che non l'ho trovata): questa caratteristica me la renderebbe cara, non fosse che le infermiere che la popolano usano argomenti logici per me vagamente inafferrabili.

giovedì 20 gennaio 2011

La Posta del Cuore di Carolivia Invernizio

(Lascio lo spazio alla seconda "rubrica esterna" di questo blog dopo l'Oroscopo di Cinzia. Carolivia Invernizio - reincarnazione e discendente della somma scrittrice che tutti amiamo - risponderà ai vostri quesiti amorosi - e non - partendo dalle sorti tirate dalle opere  della sua illustre trisavola.
Per chiedere un consulto alla somma scrittrice vi prego di inviarmi una mail a questo indirizzo: frogproduction chiocciola gmail punto com . Sarà mia cura girare le richieste a chi di dovere!)

LA LETTERA:


Cara Carolina,
da tre mesi sono tormentata da un "impossible love".
Lui è molto alto, parecchio più alto di me, talmente alto da esser per me irragiungibile.
Ho tentato in tutti i modi a me accessibili di girargli attorno il più
possibile fino a fargli girare e perdere la testa ma niente da fare, rimane impassibile ad osservare un punto fisso e in tal modo riesce a mantenere l'equilibrio.
Ho tentato tutti i tipi di approccio, da quello soft a quello hard,
accucciandomi a lui e facendogli le fusa con versi annessi, grrrr, grrrr, fino a mostrarmi a lui in pose provocanti e ardite fingendo che mi fosse caduto qualcosa mentre indossavo microgonne o salendo su sedie per attaccare poster alle pareti chiedendogli di salire per aiutarmi perchè io non ci arrivavo.
Ma niente resta rigido, ma non come e dove vorrei io!!!
Non è gay perchè l'ho sentito copulare con altre donne! A meno che i versi da donna non fosse lui a farli!!!
Ho quindi intrapreso la strada della seduzione intelletuale perchè lui è un tipo molto brillante ma ad un certo punto non riesco a fare a meno di inserire nella conversazione frasi equivoche e piccanti che lui non coglie o forse evita
abilmente di cogliere per non scottarsi.
Forse sono troppo hot per lui che ha paura di esser ridotto in cenere e di volare via.
Ogni volta che mi soprende in atteggiamenti procaci, con così pochi vestiti addosso che rischio di prendermi ogni volta dei malanni, lui inizia immancabilmente a parlare della crisi economica.
Sono disperata, non so più cosa fare, ho bruciato tutte le mie cartucce, ho giocato tutte le mie carte. Sono a corto di idee. Adesso però ho mollato la presa. Sto tentando l'ultima tattica della strafottenza, fottendomi altri nel frattempo e facendo in modo che lui ascolti tutto, ogni gemito accompagnato dal cigolio del materasso, fino a impazzire!
Sì certo mi è venuto in mente che io non possa piacergli. Infatti so di non piacergli perchè a lui piacciono quelle alte. Io però gli ho spiegato che in orizzontale l'altezza non conta.
Forse non mi spiego con sufficente chiarezza. E' un problema di lingua, io vorrei tanto conoscere la sua lingua approfonditamente, sarebbe tutto più semplice. Lui è straniero.
Ritengo assurdo il fatto che rifiuti qualsiasi approccio sessuale con me, è un uomo: come può dire di no al sesso?
Però lui dice di no. Forse perchè il mio corteggiamento è stato fin troppo spietato e instistente a tal punto da averlo spaventato.
Se avesse la certezza di non dovermi rivedere mai più forse una botta me la darebbe, o almeno cederebbe a un blow job. Ma è costretto e purtroppo anche io sono allo stesso modo obbligata a vederlo ogni giorno della mia fottuta vita perchè è il mio flatmate!!!

Sincerely, your Lady Violet




CAROLIVIA RISPONDE



La sorte:

– Salga pure, signore, la servirò a dovere. –
(Il bacio d’una morta, I, 1)


Mia cara amica,
in quest’età perigliosa di sommovimenti sociali e di dis- e misidentificazioni culturali, le signorine faticano ad orientarsi nell’intrico di titillamenti lanciati come semi di sedizione dalle avanguardie più spregiudicate, cedendo spesso ai miraggi e alle lusinghe di un presunto concetto – ohimè, tremo a dirlo – di ‘liberazione sessuale’ che può esser giammai valido in assoluto, ma in certo modo acconcio solo e soltanto per personaggi che conducono un’esistenza dominata dall’arte e dagli eccessi, fuori dalle convenzioni della buona società borghese. Nessuno vorrà negare che simili spiriti suscitino una profonda fascinazione e rendano la nostra epoca tanto audace e moderna; ciò nonpertanto, sarebbe assai rischioso che una signorina agisse in base al codice di comportamento da essi ostentato, e dimenticasse due verità fondamentali sulla natura, gli usi e le inclinazioni dell’altra metà del cielo che nessuna presunta rivoluzione culturale riuscirà mai a invalidare:
1)      i signori (non soltanto i giovin signori, ma anche i più attempatelli) godono delle gioie della conquista, in barba ai tanto vantati modelli delle donne ‘vamp’ e seduttrici; di conseguenza, restano o sbalestrati o indifferenti o ritrosi dinanzi all’iniziativa femminile, che ai loro occhi non pare meritevole di essere assecondata e perde quindi immediatamente di valore e di efficacia in se stessa. La donna che muove il primo passo è infallibilmente in una posizione di inferiorità e svantaggio.
2)      i signori amano in modo soverchio la tranquillità domestica e la pace del focolare, e temono sovra ogni cosa i tumulti e le complicazioni entro le mura di casa; perciò saranno estremamente riluttanti a mettere a repentaglio una routine (per quanto essa sia in equilibrio precario) mischiando relazioni sentimentali private e convivenza formale tra conoscenti. Vero è, e ce ne sono esempi in abbondanza, che i signori, specie dopo una certa età, non disdegnano di accompagnarsi ad una presenza femminile inserita nel contesto della loro magione (dalla cognata zitella della moglie defunta fino alla governante), ma è necessario sottolineare che questo tipo di rapporti si configura sempre come un ‘servizio’ da parte della donna, vantaggioso per l’uomo e non inficiante la stabilità del ménage domestico. A questo credo si riferisca la sorte che le è stata tirata per l’occasione.
Diletta Lady Violet, non sta a noi determinare se quel che precede sia giusto o meno: per quanto mortificanti possano risultare per la donna alcuni aspetti delle schermaglie amorose, negarli, restarne deluse e recriminare sarebbe infruttuoso e vano; è d’uopo invece prenderne atto e farli diventare una forza da usare ed eventualmente da combattere con armi adatte. La immagino come una creatura resa impetuosa e ardente dalla giovinezza e da una vitalità prorompente, aperta e speranzosa; non si crucci troppo per questo bell’esemplare di sesso maschile non troppo sensibile alle sue grazie (e quindi automaticamente immeritevole di esse) e fors’anco un po’ pusillanime. Non si può fare di un passerotto un’aquila, di un animo poco esuberante e ardimentoso un amante incurante delle conseguenze pratiche di una liaison intra moenia. Non rischi di fare di un capriccio un’ossessione. Prescelga uno spirito ardente par suo, se la sua inclinazione romantica a ciò la porta, ma in tal caso sia consapevole di dover riflettere su tutte le implicazioni che questa Libertà, che semplice e indolore non è affatto, comporta, e che non tutti, anzi pochissimi, uomini o donne che siano, sono in grado di accettare e sostenere.
Sempre sua,
Carolivia Invernizio

mercoledì 19 gennaio 2011

Yiyun Li "I girovaghi"

Yiyun Li "I girovaghi"
Einaudi, 18 euro

1979: nella tristissima città industriale di Fiume Fangoso, in Cina, si svolge l'esecuzione di Shan, ex guardia rossa durante la rivoluzione culturale ora caduta in disgrazia (il tutto si svolge tre anni dopo la morte di Mao, in pieno riflusso "controrivoluzionario").
La storia raccontata da Yiyun Li segue molti personaggi (i genitori di Shan, una sua compagna di scuola diventata attrice e voce radiofonica del partito, la piccola e deforme Nini, l'imbecille del villaggio, il piccolo Tong, ecc.) nel corso della giornata dell'esecuzione e qualche settimana dopo, quando, sulla scia dei sentimenti da essa causati, nella città di Fiume Fangoso una parte dei cittadini organizza una forma minima di protesta.

Questo libro è stato la sorpresa delle vacanze di natale: l'ho comprato senza aspettarmi molto e invece mi sono imbattuto in una storia sviluppata e narrata benissimo, e pochissimo retorica (i pugni che tira allo stomaco derivano solo da quanto racconta): il narratore non compare mai, non commenta, si avverte pochissimo (se non in alcuni passaggi descrittivi, un po' più lirici e - francamente - appena appena meno riusciti). I personaggi sono vivi e reali, anche quando di loro non si racconta molto, e anche quelli per cui si finisce per parteggiare sono tutt'altro che positivi o scontati.

Bello. Compratelo, se vi capita.

(restando più o meno sul personale /12)

(disegnato sempre durante il giorno e mezzo in cui avevo perso la gomma da cancellare ed ero troppo pigro per ricomprarla. Il mezzo utilizzato per disegnare è una bic - forse lo strumento da disegno migliore in assoluto. Lo so che la mia amica nella seconda vignetta sembra il Joker di Batman, ma mi è scappata la mano e alla fine l'ho lasciata così, ché correggerla col bianchetto o al computer mi pareva brutto)
(il pene ad uncino è stato comunque uno dei grandi protagonisti delle vacanze di Natale)

martedì 18 gennaio 2011

(restando più o meno sul personale /11)

Il 01 gennaio avevo perso la gomma da cancellare e il numero 11 e il 12 di questo fumetto sono stati eseguiti in sua assenza. Per questo numero 11 ho usato direttamente, senza neanche schizzare a matita, tanto poi non potevo cancellare, il magnifico multiliner brush della copic, uno strumento meraviglioso che - sapessi usarlo - consente una morbidezza e spontaneità di tratto mai viste (fine messaggio pubblicitario).
Comunque: a Salerno si respirava panico, per questa faccenda della morte di Facebook

lunedì 17 gennaio 2011

(restando più o meno sul personale /10)


(Sempre la serie grottagliese)
(in questo episodio, il mitologico Dado - anche se in versione onirica)
(ho deciso che velocizzo un po' la pubblicazione degli episodi arretrati - sto disegnando il /16 -, anche perché l'idea era di disegnare questo fumetto e pubblicarlo il  giorno stesso o il mattino successivo, e stare qui a pubblicare roba sull'anno scorso mi fa un po' specie)
(aspettatevi un episodio al giorno o giù di lì, insomma)

domenica 16 gennaio 2011

Fumetto del mese, forse dell'anno: THE LEGEND OF KOIZUMI

In questo periodo sto leggendo fumetti molto seri e importanti: ho iniziato Cerebus (i cui 300 capitoli totali a dir poco mi spaventano), ho finalmente recuperato Bone di Jeff Smith (di cui vi parlerò al più presto), che leggevo nel lontanissimo '96, poi ho letto finalmente Blankets di Thompson (forse parlerò anche di questo) ecc. ecc.

Insomma, tutto questo per dire che è un periodo segnato da fumetti di grande qualità.
La cui lettura è stata interrotta, per un intero weekend, da questa splendida cazzata: "THE LEGEND OF KOIZUMI" (cliccando sul nome potete leggerlo per intero).
Il protagonista di questo manga è l'ex primo ministro giapponese, Junichiro Koizumi, e il fumetto parte dal presupposto che tutte le controversie internazionali e diplomatiche, ma anche le guerre (compresa la seconda guerra mondiale) si risolvano con epiche sfide a Mahjong . Ecco quindi che Koizumi combatte contro gli altri capi di stato mondiali (da Bush Jr e senior a Putin, da Kim Jong Il a .... BENEDETTO XVI) e difende (barando fortissimo il più delle volte) gli interessi del Giappone prima e del mondo intero poi. Sì, perché ad un certo punto, dopo la sfida con Ratzinger, si scopre che le forze della terra si dovranno coalizzare per un'ultima sfida contro il Quarto Reich, retto sempre da Hitler, riformatosi sulla luna ...). Seguono allenamenti con gli spiriti di Stalin e Churchill, sfide contro il dottor Mengele e più o meno tutto quello che vi può venire in mente.
Se si riesce a non far caso alle complicatissime regole del Mahjong, è un fumetto esilarante: da giorni sogno la sua versione italiana: Prodi che difende gli interessi italiani nel corso di elaboratissime sfide a scopone scientifico contro i grandi della terra. ESALTANTE.
per scatenare il vostro entusiasmo vi agevolo alcune immagini del manga in cui vengono presentati i leader del G8 (stranamente la figura peggiore ce la fa Sarkozy) e quella in cui due vecchi nemici (ma qui si avrebbe da ridire sull'interpretazione giapponese ....) si incontrano di nuovo ....





sabato 15 gennaio 2011

Nichi Vendola sulla poesia: la trascrizione completa



Girano su questo video molte voci.
Alcuni dicono si tratti di una sorta di rito magico.
Bisogna guardarlo:  se uno è davvero di sinistra deve trattenersi dal mandarlo a quel paese prima della fine. Se almeno 100.000 persone ci riescono, allora Berlusconi perderà le prossime elezioni.
Io sono stato sconfitto: l'ho mandato affanculo arrivati alla Lampadina Tascabile.
Col dubbio di non stare cogliendo il messaggio e di essere contaminato dalla volgarità e dalla prosaicità degli anni berlusconiani, ho deciso di trascrivere l'intero INCANTESIMO pronunciato dal mago Vendola.
A voi il giudizio.


"Io lo so
La  poesia non è una didascalia.
Non è una pedagogia.
Non è una filosofia
Non è un programma politico
La poesia non è un partito
La poesia non è una scienza sociale
La poesia … la poesia … la poesia è … difficilmente definibile perché è una specie di creatura sfuggente, e la poetica è il tentativo vano di provare a radiografare le invenzioni della scrittura poetica ma … francamente … la poetica rischia di rimanere avvitata alle proprie stesse radiografie.
Che cos'è la poesia?
La poesia è comunque  è un rumore
La poesia è una premonizione
La poesia è un presentimento
La poesia è una nostalgia
La poesia oggi è la denuncia dello scandalo di un mondo senza poesia
È rifuggire dalla dimensione commerciale della rima leggera e di facili costumi
La poesia è un pugno nello stomaco
È l'assalto al cielo
È la voglia di cantare lo spirito di libertà che è sempre spirito di rivolta
La poesia è scardinare il marchingegno dell'oblio programmato
La poesia è aprire un varco perché possa scaturire la luce della bellezza, che è luce di conoscenza, e che è luce di memoria e soltanto la luce che proviene dal passato può illuminare il futuro
E quindi la poesia è come una lampadina tascabile
Aiuta noi a non essere prigionieri di questo smarrimento prosaico
Di un mondo calcolistico e razionale, di un mondo di dissipazioni, di un mondo in cui l'unica letteratura possibile è quella del cinismo
La poesia è lo sguardo ingenuo
La poesia è l'assenza di calcolo
La poesia è una perdita di tempo
La poesia è la nostalgia di un tempo che non abbiamo ancora conosciuto
Per questo avrei voluto essere lì con voi, amici e amiche che ancora immaginate la poesia come un rendiconto,
come un percorso utile
Come un foglio di carta che diventa un foglio di coscienza
Avrei voluto essere lì con voi
A scambiare parole
A scambiare qualche grammo di disperazione
A scambiare qualche grammo di illusione
ma poi, insieme a voi, intrecciando parole, costruendo ghirlande di parole
E immaginare anche attraverso la ritualizzazione della parola la possibilità di costruire ciascuno per conto proprio e tutti insieme, una via d'uscita, perché si possa ritrovare il mondo in cui la luce illumina il bene e il male e ci rende capaci di discernimento.
Buona poesia a tutti voi."

(preferisco non commentare: non saprei da dove partire, se dalle radiografie a cui è possibile avvitarsi, da quell'io so iniziale, dalle lampadine tascabili o dalle ghirlande di parole o dall'orrida chiusura: BUONA POESIA A TUTTI)

venerdì 14 gennaio 2011

mercoledì 12 gennaio 2011

Lele Mora e Alfonso Luigi Marra: ci vuole una laurea honoris causa in comunicazione, subito!



Nuovo capolavoro della comunicazione: il grande Lele Mora si presta a fare il nuovo book trailer de Il Labirinto Femminile di Alfonso Luigi Marra. Inizio da strega di Biancaneve (lo sa il mussoliniano Lele Mora che quelli come lui li mandavano al confino, durante il ventennio?) ed esplicita citazione del passaggio "E' bellissimo!" all'interno dello spot con Manuela Arcuri.

Io non ho avuto cuore di spendere 14 euro per il Labirinto Femminile, ma sto con fatica estrema leggendo "La storia di Giovanni e Margherita", capolavoro immortale che recensirò non appena possibile.

(restando più o meno sul personale /8)

Secondo post del periodo a Grottaglie: le avventure dell'Esposito senior (il livello di esagerazione al loro interno è ingnoto, ma si suppone sia piuttosto alto)

martedì 11 gennaio 2011

Marco Belpoliti "Pasolini in salsa piccante"

Marco Belpoliti
"Pasolini in salsa piccante"
Guanda, 12 euro

Di Belpoliti ho amato moltissimo "Settanta", che è un saggio fondamentale per chi si interessa, anche a tempo perso, di quello che è successo alla letteratura italiana (e all'Italia) negli ultimi decenni.

In questo volumetto (striminzitissimo), Belpoliti cerca di demitizzare Pasolini disinnescando la sua morte da tutti i complottismi immaginati intorno ad essa e esplicitando la correlazione tra alcune delle idee più "inattuali" di Pasolini e le sue preferenze sessuali. Entrambe le cose mi sono da sempre sembrate, va detto, sacrosante: la critica di Pasolini ai capelli lunghi, all'aborto, al libero amore, etc. etc. sono basate quasi esclusivamente sul rodimento dovuto al non aver più giovinotti (giovinotti che si dicano e sembrino perfettamente etero, soprattutto) così tanto a disposizione come ce li aveva un tempo (e qui, gli andava chiesto, al buon Pasolini: non è che è perché sei fatto vecchio, che ne trovi di meno e ti costano di più? sei sicuro che sia tutta colpa del divorzio e del libero amore e dell'aborto e dei capelli lunghi e di Gabriel Garcia Marquez?).

Comunque, per quanto si possa essere d'accordo, il libro non dice molto più di questo, e se dovessi valutarlo su quanto ero d'accordo fin da prima con quello che dice il giudizio sarebbe altissimo. Ma di solito non si legge una roba solo per trovare una conferma sintetica e mediamente ragionata a quello che si pensa già, no?
Inoltre, Pasolini, che mi piace occasionalmente come polemista, di rado come scrittore e quasi mai come regista, non lo sento tanto un maestro e - in salsa piccante o no - mi sembra piuttosto indigeribile.

(Nota a parte: uno dei pezzi di cui è composto il volume è l'introduzione a una serie di fotografie fatte a Pasolini poco prima della sua morte. Il genere "introduzione scritta a raccolta fotografica" è già un genere orribile di per sé, perché di solito costringe chi la scrive non solo a descrivere le foto, ma anche a provare a interpretarle, di solito con risultati terribili. Qui Belpoliti si esibisce in una serie di considerazioni assolutamente non necessarie sul poeta e sul suo corpo e sulle finestre, ecc. ecc. Inoltre, le foto a corredo del libro non sono quelle di cui si parla, ma ALTRE, di un altro fotografo. BAH.)

lunedì 10 gennaio 2011

casini in diretta a LA7, ovvero: perle di verità involontarie

A Pierferdinando Casini, in diretta a Otto e Mezzo, su LA7, sono già scappate due verità fondamentali

  1. "Berlusconi ha ottenuto la fiducia; a questo punto o si accetta serenamente questo fatto oppure si deve pensare alla decapitazione fisica"
  2. "Il problema non è Berlusconi, il problema sono gli italiani" 
ho deciso che continuo a guardare la puntata, non sia mai che gliene scappi qualcun'altra.

(restando più o meno sul personale /7)

Primo post post-vacanziero!
Recupererò i fumetti disegnati durante le vacanze al ritmo di uno ogni due giorni.
Enjoy!

domenica 9 gennaio 2011

Incubo del giorno /10 - la famiglia Weasley

(Nel sogno ero un membro poco importante della famiglia Weasley, quelli rossi di capelli e poveri della saga di Harry Potter)
Un'oscura minaccia incombe su Hogwarts e sulla famiglia Weasley, oscure nubi si addensano sui suoi membri, qualcuno li perseguita e sta per colpire: la sensazione di una catastrofe imminente è nell'aria, oppressiva, fortissima.
Ma chi è che minaccia i tranquilli Weasley? Per scoprirlo, Ron e Ginny dovranno indagare nel loro passato, riportando alla luce qualcosa che entrambi hanno rimosso; ovvero, come non si tarda a scoprire con un provvido flashback, che i coniugi Weasley indulgevano (o indulgono ancora?) in efferate pratiche S&M con i babbani e che in almeno un'occasione Ron e Ginny li hanno beccati, tutti vestiti di pelle e latex, mentre si accanivano contro una babbana ricoperta di sangue.
Il sogno, ahimè, non aveva una conclusione successiva a codesta agnizione.

giovedì 6 gennaio 2011

back in town - aggiornamenti sull'oroscopo

Aggiornamenti:

1) a fronte del successo di critica e pubblico, la Maga Cinzia ha accettato di rendere la sua rubrica mensile e si farà rivedere alle prossime lune (qualsiasi cosa ciò voglia dire). Nel frattempo, chi voglia un consulto personale, può scrivere alla sua mail personale allegando i suoi dati: sono accettati pagamenti in colferaggio, biscotti, lasagne vegetariane, ecc. ecc. 
La mail della bravissima Cinzia è cinziatozzini chiocciola libero.it

2) Durante le vacanze di Natale ho disegnato quanto non mi capitava da almeno quattro o cinque anni:
 i 7 episodi di (sempre restando sul personale) e gli altri vari disegnini che ho prodotto nel frattempo li 
pubblicherò non appena avrò sotto mano di nuovo uno scanner.

3) Ho da recensire almeno sei libri arretrati: se ce la faccio inizio domani mattina

Comunque: sto molto bene e Milano è bellissima, anche se la gente si aggira fra i negozi coi saldi 
come gli zombies al centro commerciale.

Baci