venerdì 22 febbraio 2008

Backside to the Future /6: la pastafforno!

(DISCLAIMER: le regole di privacy seguite nello scorso numero verrano mantenute anche in questo, tantopiù che il protagonista della vicenda è l'unico tra noi ad aver intrapreso una sfolgorante carriera artistica nello showbizness. Egli sarà indicato come V. P.)

Intorno ai nostri quindici anni, la Comitiva del Gabbiano era già piuttosto estesa, ma era composta esclusivamente da maschi. Innanzitutto era un fatto d'età: le ragazze della nostra età stavano con quelli più grandi, e anche le comitive più fighette erano quasi esclusivamente maschili. E poi, forse, eravamo anche un pò sfigati.
Era tutto sommato divertente, però: si usciva, si parlava di qualsiasi stronzata ci venisse in mente e ancora non soffrivamo troppo della mancanza del gentil sesso, ma non poteva continuare a lungo.
Il primo ad esprimere quest'idea fu il protagonista di quest'episodio, una sera che lo riaccompagnavo a casa con il mio gigarino:
- Cioè, mica per farci niente - mi disse nel suo solito grottagliese strettissimo e strascicato - ma anche solo per chiacchierarci qualche femmina nella comitiva ci vorrebbe. Mi sono un pò rotto le palle di uscire sempre tra maschi.
V.P. non lo sapeva, ma sarebbe stato il primo di noi ad affrancarsi dalla RASPA*.

Già da un pò di tempo, comunque, avevamo iniziato a cercare di salutare e conoscere delle ragazze che ci piacevano. Ovviamente, conoscevamo i nomi di tutte quelle dal carino in su. Un giorno una di loro (con un nome sexy da commedia italiana degli anni 80, una roba tipo Cinzia o Deborah o Patrizia, ma qui non vi dirò quale di questi) ci risalutò, per nome.
Da lì intuimmo due cose: uno, che le ragazze avevano, come noi, i propri canali informativi. Due, che uno di noi o più di uno di noi le piaceva, dato che si era informata sui nostri nomi e li aveva utilizzati.
Eravamo, gioverà ricordarlo, molto giovani e anche probabilmente un (bel) pò sfigati. Era ovvio, a guardare indietro, che le piaceva l'unico di noi che non salutava mai, ovvero il suddetto V.P.
Nelle settimane successive, Colei partì all'attacco e riusci a spuntare un appuntamento con il nostro amico, ma io e V.P. non siamo mai stati così in confidenza e non so per bene come siano andate le cose. Sta di fatto che V.P. scomparve per un paio di sere, e quando ricomparve raccontò di lunghe passeggiate, chiacchierate interminabili e alla fine ci confermò che sì, lui e lei stavano assieme. Da perfetto gentiluomo, omise ogni particolare piccante.
Dopodiché scomparve per un paio di settimane.
Quando tornò gli chiedemmo come andava con la sua fidanzata.
"L'agghiu lassata"* - rispose.
Noi eravamo basiti: ma come, una, anche piuttosto carina, ti sceglie e la lasci? Gli chiedemmo come mai. La sua risposta è rimasta negli annali (ripeto, immaginate un eloquio estremamente strascicato):
"Ci lu dumeneca mance pastafforno dici: BUONA; ci lu lunetia mance pastafforno dice: BUONA; ci lu marteretia mance pastafforno dice: BUONA; ci lu mirculitia mance pastafforno dice: BUONA. MA pò lu sciuvetia nne uè la PASTELLINTECCHIE?"***
Noi altri, devo dire, non approvavamo, ma ritenemmo la scelta del nostro sodale coraggiosa e degna di rispetto. Lui, dal canto suo, dopo circa una settimana tornò alla pasta al forno, e se ne nutrì per circa cinque anni.

*Raspa: eccitazione sessuale
**"L'ho lasciata"
***"Se la domenica mangi la pasta al forno dici: BUONA; Se il lunedì mangi la pasta al forno dici: BUONA; Se il martedì mangi la pasta al forno dici: BUONA, se il mercoledì mangi la pasta al forno dici: BUONA. Ma poi, il giovedì non vuoi la PASTA e LENTICCHIE?"

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa volta non lascerò postille al tuo racconto, ma (da buon archiviatore di ricordi quale sono)ne sfodero un altro relativo sempre alla stessa persona, il grande V.P.
Era uno di quei periodi di totale assenza di gnocca nella nostra comitiva, proprio uno di quei periodi che tu hai citato nel tuo intervento. In pratica noi eravamo intenti a parlare dell'ennesimo assolo di Zakk Wylde e di Nuno Bettencourt, e io ero nel periodo in cui non sapevo se voler assomigliare più a Dave Mustaine o a Sebastian Bach (e il grande T. mi battezzò Michael J. Cozz per via del gilet che ero solito portare addosso la domenica sopra camicie di colori improponibili quali il verde smeraldo o le fantasie hawaiiane). Comunque, vengo all'episodio: eravamo in uno di quei momenti di cazzeggio sul viale, appostati dietro il mitico "GENEROSO" che in realtà non è un aggettivo, ma il nome di un edicolante della mitica Grottangeles; ebbene una ragazza dal nome improponibile come la mia camicia, ma altrettanto improponibile per via di un pronunciatissimo naso (superava anche il mio, "SQUALO" docet)si era abituata a rallentare e a volte anche a fermarsi presso di noi per scambiare poche chiacchiere. Notai un certo interessamento da parte di lei nei confronti di V.P., che con una inusuale cavalleria, si intratteneva a chiacchierare piacevolmente con la ragazza iperdotata nelle narici. Al che, oltre al dubbio che lui fosse davvvero interessato a cotanta nasezza, ehm...bellezza, mi si insinuò un serio dubbio sulle capacità visive del mio amico, al quale rivolsi con molto tatto la seguente domanda:"Ma cce sse stuetico? Comu faci a parlà cu kuera?No lla vite ca è nna cessa???"*.
Lui con insolita nonchalance rispose:"Huè Attì...Femmna cessa porta femmna simpatica...Femmna simpatica porta femmna carina...Femmna carina porta femmna bona...Femmna bbona porta femmna porca...femmna porca...vabbè...cce huè di cchiune?!?**".
Basito da cotanta filosofia...mi allontanai col mio amato gilet, destinato a rimanere single per tanto tempo...Il mio amico aveva ragione, ma a me mancava il coraggio di avvicinare le donne nasalmente superdotate.

*Ma sei matto? Come fai a parlare con lei? Non vedi che non è propriamente una ragazza bella da guardare?

*Hey Attilio, Ragazza non carina porta ragazza simpatica, ragazza simpatica porta ragazza carina, ragazza carina porta una bella ragazza, una bella ragazza porta una ragazza facile, vabbè...che vuoi di più?

frogproduction inc. ha detto...

grande attila, lo ricordavo anch'io questo teorema.....

Anonimo ha detto...

Ahahahahahhahahahahaha
Non ho altro da dire!
Io ragazzi devo assolutamente ritrovare la cassetta della nottata di natale da Giga e quella di capodanno da Giovanni con Attila che racconta le storielle della sua famiglia...tra cui la perla del padre "Attì, ca basta na goccetta!"

Anonimo ha detto...

Ahahahahahhahahahahaha
Non ho altro da dire!
Io ragazzi devo assolutamente ritrovare la cassetta della nottata di natale da Giga e quella di capodanno da Giovanni con Attila che racconta le storielle della sua famiglia...tra cui la perla del padre "Attì, ca basta na goccetta!"

frogproduction inc. ha detto...

ciao fabiana! quanto tempo! se ritrovi la cassetta fammelo sapere, ti prego! un bacio

Anonimo ha detto...

Cassetta trovata!!!

frogproduction inc. ha detto...

dai! convertila in mp3 e mandamela, ti prego! io sono in scozia a lavorare e mi farebbe un gran bene!

Anonimo ha detto...

Sto weekend mi vedo con Attilio e ci lavoriamo su. Appena ci riusciamo te la invio. Promesso! :)
...in Scozia?

Anonimo ha detto...

... grandi.... in scozia, sì... sono un ibm-er, anche se da poco e chissà per quanto...

Anonimo ha detto...

www.attilarock.altervista.org/Gabbiano/