mercoledì 23 maggio 2007

The Nightwatchman "One Man Revolution"


La possibilità di una mia recensione imparziale al disco del progetto solista di Tom Morello (già chitarrista dei Rage Against the Machine e degli Audioslave) è durata circa due minuti e mezzo.
Dopo tale lasso di tempo sono entrato, incuriosito ma già con una pulce ballonzolante nell'orecchio, nel forum dedicato alla "Nightwatchman Brigade". Poco male: in quel breve lasso di tempo avevo già avuto modo di ascoltare (grazie allo streaming sul sito, unica cosa lodevole) la canzone che da il titolo all'album e che, per una forma di strana coerenza, è forse quella con il peggior testo e, sicuramente, quella musicalmente più BRUTTA.
Il disco, "canzoni di amarezza e vendetta in risposta ad un mondo in tumulto" - così lo presenta la casa discografica - è sostanzialmente composto di ballate e inni (ma la parola inglese rende di più l'idea: anthem) per chitarra acustica e voce: un genere in cui è difficile produrre qualcosa di davvero brutto, ma in cui è difficile allo stesso modo svettare. E Tom Morello, per svettare non fa nulla: standard la voce, standard le parti di chitarra, standard gli occasionali e scarni arrangiamenti. Ogni tanto si fa notare una melodia particolarmente poco indovinata, un ritornello particolarmente poco azzeccato, un testo particolarmente qualunquista.
(I testi quando va bene rimangono sempre al livello: "ok Tom, hai detto una cosa più o meno di sinistra e gggiovane: non posso dissentire senza sembrare cattivo, ma più che dire che i capitalisti sono cattivi e tu sei contro, che si fa? Barricate? Volantinaggio? Si espatria? O si suona e si canta e si va in giro a fare il comunista all'americana?", nel peggiore dei casi vagheggiano soluzioni luddiste, senza indicare veri obiettivi, non sia mai che qualcuno le prenda sul serio e poi qualcun altro faccia causa alla Sony-BMG)
Il problema però, come accennato all'inizio della recensione, è la Nightwatchman Brigade: il sito le presenta come una forma di ribellione anarchica/organizzata, un infiltrarsi nel sistema mediatico per sovvertirlo dall'interno, una forma di subadvertising, quasi. Ecco come viene presentata, l'inglese è elementare e non credo sia necessaria una traduzione:

"If You Take A Step Towards Freedom, Freedom Will Take Two Steps Towards You.

The few. The proud. The Nightwatchman Brigade. An elite cadre of dedicated subversives. Your mission will be neither easy nor safe. Infiltrate the media, rally the faithful, resist the forces of reaction, and wield the audio ammunition of The Nightwatchman as a battering ram for Social Justice. How? By Any Means Necessary. What's at stake? Everything. This is not a dress rehearsal. Desperate times demand desperate measures, desperate music. The Future Is Unwritten. And from this moment forward: History Is Yours To Make"

Un indistinto noi darà agli iscritti (I pochi! gli orgoliosi!) dei compiti (" We'll give the Brigade members a couple of tasks at the end of the week") e la brigata eseguirà e farà rapporto. Quindi: struttura paramilitare inzuppata in un'estetica da anarchico di primo novecento. Fremo dalla curiosità per sapere quali sono i compiti e.... tenetevi forte: fare pubblicità al disco! parlarne in giro, chiamare le radio e chiedere di passarne le canzoni, controllare che lo facciano e nel caso richiamare ("don't be shy about calling the radio stations and asking to hear The Nightwatchman. Then let us know where you called, what you requested and if it was played or not. You can also go to the record stores and ask about the album"): la seconda missione è ancora più pericolosa: disegnare un banner per promuovere il gruppo! E quelli bravi riceveranno una copia del disco in regalo! Autografata! (Make a banner promoting the Nightwtchman- mention the Brigade and get brownie points from us. We'll post the best banner on the Nightwatchman's myspace site and here on the message board. They'll also sreceive a signed copy of 'One Man Revolution')
Accidenti, questo sì che è fare la rivoluzione.

Tre alla musica, meno venti all'idea. Quanto fa di media?

1 commento:

Anonimo ha detto...

che tristezza, vorrei che tu ti stia sbagliando, ma data l'esperienza audioslave, temo di no. Spero solo che i rage non si riuniscano, potrebbero rovinare quanto di grande fecero da giovani.