Di questa settimana a Milano, il momento migliore è stato quello pulp noir in salsa meneghina.
Ero a comprare tre birre da un litro al Dico, ovvero uno dei più luridi discount di Milano (zona: Porta Garibaldi). Mi trovavo proprio alle casse, quando sono entrati due tizi, uno con il volto coperto e in mano quella che sembrava una pistola di plastica, l'altro a volto scoperto, grassoccio e agitatissimo. Io ero giusto alla cassa in quel momento, e ho sfoderato il mio sorriso "tanto in tasca c'ho venti euro": i due hanno minacciato la cassiera e quello grassoccio ha afferrato i soldi a manate, cercando di infilarseli nei jeans (un consiglio: mai mettere jeans stretti, se vai a fare una rapina). Mentre quest'ultimo cercava di aprire l'altra cassa e intanto di mettersi i soldi in tasca, i rotoli di denaro che cercava di tenere stretti nelle dita grassocce si sono ribellati e si sono sparsi per terra. Il tizio ha porconato in arabo e si è chinato a raccoglierli. (Intanto, nel resto del supermercato c'erano alcuni tizi che continuavano a fare la spesa, e un paio di ragazze dietro di me che piangevano come fontane)
Raccolti i soldi, il tizio cercava ancora di aprire la cassa rimasta chiusa. In quel momento la serata da interessante è diventata meravigliosa: di fronte ad un lavoro fatto così male, una delle sciure in fila dietro di me ha preso coraggio e ha detto, quattro volte di seguito e sempre con più convinzione, come solo una milanese da dodici generazioni potrebbe fare:
"guardì che sta lasciando dei soldi per terra, nè?"
3 commenti:
è vero, solo lo spirito delle sciurette milanesi arriva a tanto, e non mi stupirei se all'uscita del market la donnina non abbia convinto i due a cambiare mestiere (o a perfezionarlo)
secondo me invece si è convinta a fare lo stesso mestiere anche lei.... di sicuro farebbe meno casino....
già buono che non gli ha parlato in dialetto! (solo per poi potersi lamentare del fatto che milano è piena di stranieri, che non c'è più nessuno che parla il dialetto, eccetera)
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