mercoledì 28 maggio 2008

mensa, coinquilini, greenock e teiere con cui farsi la doccia

Sono stato accusato in privato di non descrivere mai l'ambiente in cui mi muovo, se non quando esso sfocia nel grottesco. In effetti una descrizione dell'intorno quotidiano non la faccio quasi mai, è che mi sembra di essere noioso. Raccontero' dunque un po' di cose sparse. Un po' di grottesco ci finirà sempre, ma grottesco è il mondo, e non l'Esposito che lo descrive.

Insomma, il centro nevralgico dell'IBM e' la mensa, che presenta a rotazione gli stessi piatti ogni giono della settimana. C'e' sempre una zuppa dall'aspetto malsano, a cui si puo' preferire il venerdi' il fish and chips, il lunedi le meatballs (che sono le polpette al sugo), che e' possibile utilizzare come topping non solo di uno squallido ma dignitoso riso in bianco, ma anche (cosa che va di moda tra nordici e scozzesi, ma anche fra italiani ben integrati) delle chips. A me la visione di un piatto di patatine fritte coperte da sugo con le polpette (o sugo all'amatriciana, ma questo e' il martedi') non mi crea per adesso una gran fame. Ma forse cambiero'. Il mercoledi' e il giovedi non so onestamente non so cosa preparano: il fatto e' che mi tengo distante dal bancone cucina (con veloci e rade puntate nella zona insalate), e mi porto la schiscetta o gamella che dir si voglia da casa. (ma oggi controllo: anche se ho le verdure preparate con dedizione ieri sera prima di dormire, mi spingero' fino all'estremo limite per vedere cosa offre la casa).

La casa non offriva granche': wurstel e patatine.

Non mi ero perso molto, gli scorsi mercoledi'.

I miei coinquilini sono facilmente caratterizzabili: c'e' il palestrato, quello che grugnisce e lo zoppo. Il palestrato e' quello con cui ho chiacchierato di piu'. E' simpatico, anche se mi perplime il fatto che consideri lo sporco che crea colpa della casa troppo piccola. Io cerco di fargli capire che e' un problema di coltura dei microbi, e non di diluizione spaziale, quello che mi angustia. Ma non c'e' verso. Si tratta di una battaglia che, gia' lo so, finiro' per perdere. Quello che grugnisce, per l'appunto, grugnisce. Molto spesso ride, a volte rutta. Una volta l'ho beccato ubriaco alla club house (che e'il pub solo per i dipendenti a cui ci si reca solitamente il venerdi' sera... E' meno triste di quanto sembri: il posto e' bello, tutto in legno, coi biliardi e le poltrone, la birra economica e alla fine siamo un migliaio di dipendenti e non si vedono sempre le stesse facce), e in quell'occasione ha sorriso e mi ha detto "DANIELLO!!!". Finora e' l'unica parola che gli ho sentito pronunciare. Lui e il palestrato passano le sere e i weekend a giocare alla playstation: sto meditando di trovare una ragazza ad entrambi, magari la cosa migliora il livello dell'igiene. Lo zoppo ha una cinquantina d'anni; si dice in giro fosse pieno di soldi, ma quando ha divorziato dalla moglie essi gli sono stati asportati chirurgicamente dal di lei avvocato. Sta chiuso quasi tutto il tempo in camera sua, ma ogni tanto attacca pipponi mitologici sulle volte che e' stato in Italia (e' belga). Sostiene oltretutto di aver visitato l'italia molte volte, ma di aver visto solo Hotel, aereoporti e una volta l'autostrada roma-milano.

L'Ibm si trova in una valle circondata da colline e molteplici vacche.

Greenock e' una via di mezzo tra Livorno e Follonica (come Follonica ha una Palazzo Azzurro circondato da case nane), solo che fa freddo e invece della cecina ti propinano roba ancora piu' pesante: si sviluppa pero' in pendio verso l'interno: io sto giustappunto un po' in salita, in una strada ignorata dal gran traffico, dato che porta verso il niente.

Particolarita' scozzesi: LA DOCCIA ELETTRICA. Una delle cose che non manca in nessuna casa e' il Kettle, cioe' la teiera elettrica. Un bonus che pero' poche case hanno e' la electric shower, genere di furniture che, quando presente, riceve grande spazio negli annunci. Si tratta di un cubo bianco grande grossomodo quanto una teiera e che funziona allo stesso modo. L'acqua pero', invece di sobbollire per il the', serve a farsi la doccia. Cio' garantisce una temperatura dell'acqua sempre costante, ma inversamente proporzionale alla forza del getto. In pratica, piu' uno vuole farsi una doccia calda, piu' vede assottigliarsi il rigagnolo d'acqua a lui concesso.
 
(La prossima volta la mia descrizione sara' piu' organica, lo giuro)

12 commenti:

Anonimo ha detto...

CERTO CHE NON SEI UNA PERSONA SERIA. Scrivi sul blog le stesse cose che mandi per mail....

per quanto riguarda lo scenario descritto ho un solo commento da fare: sti kazzi!

Anonimo ha detto...

il post ERA la mail, ho fatto entrambe le cose in un colpo!!!

Anonimo ha detto...

comunque, firmarsi mai? almeno so che quando pubblico i post via mail e mando il tutto anche a scottish mist (che è il gruppo di amici che tengo informati via mail..), ti elimino, così non ricevi informazioni inutili!
:)
kind regards
(argh, ho iniziato a usare le faccine, è l'inizio della fine.)

Lizzie ha detto...

Come sei NEWBIE...
L'electric teapot la ho pure io, anzi ho quella di seconda generazione che, anziché avere la resistenza immersa nell'H2O (che dopo un poco butti via perché si incrosta di calcare), la scalda tramite moti convettivi per mezzo di bolle di aria calda che vengono dal basso. Insomma potevi esaltarti, che ne só, per la Rice Cooker (la uso ed é pure una cosa fichissima) oppure per la macchina espresso che ha le cialde ma non per il caffé bensí per il tea...

É ovvio che se aumenti la temperatura la doccia elettrica ti manda meno H2O, dipende dal modo stesso in cui é concepita: l'H2O si scalda al passaggio tramite il calore cedutogli al contatto da una resistenza elettrica che dissipa energia, ora, poiché la tua resistenza non é una resistenza ideale, ma ha un limite fisico, oltre una data temperatura l'unico modo che hai di aumentare la temperatura é diminuiere la portata del fluido (vedi Principio di Conservazione dell'Energia). Insomma, se vuoi una portata in massa di fluido costante, non ti doti di una doccia elettrica ma di un boiler, il quale sfrutta sempre una resistenza, ma scalda preventivamente una grossa quantitá di H2O e ti permette di aumentare la temperatura perché hai un serbatoio da cui puoi attingerne una quantitá a temperatura notevolmente piú elevata di quella di utilizzo e poi decidi tu con quanta di temperatura inferiore miscelarla.

Il pub aziedale mi mancava, poi magari ci fate anche le feste comandate con ospiti veline e attrici di soap operas locali... Rofl

Anonimo ha detto...

Se alle feste ci sono le veline - purché non scozzesi, ho pessimi ricordi delle femmine locali (o erano le pecore dal muso nero? bho, non si distinguevano) - vengo anch'io. Potrei sempre essere utile all'IBM come comunicatore, o addetto stampa, o pubblicitario, o custode, o lavapavimenti. Comunque è sempre un avvenire migliore di quello che mi prepara l'alma mater... (MM.)

frogproduction inc. ha detto...

@betty: è vero che sono laureato in filosofia, ma i semplici principi fisici alla base del funzionamento del kettle e della doccia elettrica mi erano grossomodo noti. Comunque non ero esaltato per il kettle nè per la doccia, semmai ero semplicemente affascinato e incuriosito da quest'ultima. Anyway 1: perché ti ostini a chiamare l'acqua H2O? anyway 2: mi spieghi che vuol dire ROFL che non sono abbastanza gggiovane e non lo capisco mai? e LOL?

@MM: se hanno bisogno del comunicatore o dell'addetto stampa se permetti in fila ci sono prima io. Veline non ce ne sono ma la sezione nordica presenta esemplari piuttosto notevoli. Dai MArco, tieni duro e fai carriera che appena sei un Barone mi fai fare carriera anche a me, a caricoccia.

marco ha detto...

1. non sono ancora incluso nella mailing list come mi avevi promesso.

2. la doccia elettrica l'avevo già scoperta in brasile anni fa. pensavo che servisse a torturare la gente e quindi non mi ci avvicinavo mai. puzzavo.

marco (matteoli per non con fondermi con altri emme-emme)

Lizzie ha detto...

Newbie was 'cause u were courious and charmed by the electric shower! La e-teapot in realtá é un giocattolo utile solo per scaldare H2O per un numero di persone ≥ 2; se sei da solo il microonde lo fá piú velocemente (infatti la mia l'avró usata 2 volte).
Scusa per la tediositá della dissertazione fisica, é un riflesso involontario (il boiler é uno dei problemi classici di trasmissione del calore): se avessi voluto spiegarti la fisica alla base del funzionamento avrei scritto dei bilanci lunghi una pagina e abbozzato un circuito, ma, al solito, divago. La realtá é che trovavo ingenuo il fatto che tu abbia provato ad aumentare la temperatura, io non ci avrei provato a priori.
H2O é dovuto ad abitudine e praticitá; in genere in una trattazzione tecnica raramente scrivi "acqua", in genere ti interessa il fluido incomprimibile H2O, senza contare che se lo scrivi piú volte sono sempre 3 digitazioni contro 5.
ROFL (spesso anche ROTFL) stá per Rolling On the Floor Laughing (rotolarsi dalle risate).
LOL <(^^,)> é Laughing Out Loud oppure Lots Of Laughs (rido sonoramente o un sacco di risate); in alternativa puoi usare "asd", anche reiteirato (asdasdasd), che indica la risata sardonica.
Essere gggiovane non serve a sapere il significato degli acronimi, é roba da Gilde di giocatori online (es. war of warcraft) o forum informatici.
Fine del 3d sull'internet slang, per approfondimenti e varianti consulta il Wiktionary.

frogproduction inc. ha detto...

@ marco: hai ragione sono imperdonabile. ti ho appena aggiunto.

@ betty: difatti non frequento nessuno dei due posti di cui sopra. Grazie per le dritte su rofl e lol e quel che e'. Ma perche' la risata sardonica sarebbe asdasdasd?

Lizzie ha detto...

il riso sardonico é il sogghignare facilmente per una cosa (vedi maschere ghignanti dei fenici o versione di greco che tutti nella vita hanno tradotto), per cui la esprimi con una cosa semplice e rapida da digitare, in questo caso le prime tre lettere della seconda riga della QWERTY

Anonimo ha detto...

Help...sono stato contattato per un lavoro in IBM a Greenock...qualcuno può aiutarmi? Qualche info? alanshearer9@virgilio.it

Anonimo ha detto...

Condivido pienamente il suo punto di vista. Ritengo che questa sia un'ottima idea. Pienamente d'accordo con lei.
E 'vero! L'idea di un buon supporto.