Bon, di ritorno a Milano per seguire la seconda settimana di orrido corso.
Che poi non è così male: ci sono le due ucraine che mi hanno aperto gli occhi su una verità: le ucraine hanno sempre trentacinque anni. Una ne ha 23 e l'altra 50, ma entrambe ne dimostrano 35-36, deve essere una caratteristica nazionale.
C'è anche una belloccia, italiana però, e quindi ha 28 anni e dimostra 28 anni.
Ma a rendere il tutto sopportabile è che la tizia che ci fa il corso stranamente non è imbevuta di retorica da agenzia interinale: invece di farci fantastici discorsi su quanto è bella la flessibilità e quanto siamo fortunati a non essere legati all'orrida prospettiva di un posto fisso, è incazzatissima e si augura che Bertinotti prenda il potere da un giorno all'altro (anche se credere in Bertinotti denota anche un alto tasso di ingenuità, oltre che di comunismo und incazzatura); inoltre racconta le peggiori storie dell'orrore aziendale e il cattivo è sempre il capo, sporco capitalista senz'anima.
E' divertente, a volte sembra di ascoltare gli Offlaga Disco Pax.
A proposito di storie dell'orrore, sta per arrivare su Lulu l'antologia di racconti a cui ho dato il mio contributo nei primi di gennaio. Intanto vi propino il "book trailer", che di solito è una cosa che io odio fortissimo (sentimento acutizzatosi dopo la visione di quello fatto per promuovere il libro di Babsi Jones); il "nostro" però devo dire che è talmente cazzone che mi fa rivalutare il genere. L'autore di questa meraviglia dovrebbe essere Armando Festa, ma non ne sono certo.
A presto!
1 commento:
d'eh ih oh! Mitico!
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