Che e' un buon periodo lo capisco da quanto gusto la musica che
ascolto. Torno ossessivamente su vecchie passioni, riscopro cose che
di solito sono troppo pigro per ascoltare di frequente (i Godspeed
You! Black Emperor, per dirne una, che' bisogna avere una
mezzagiornata libera, per poterli anche solo avvicinare), riesco ad
avere la pazienza di scoprirne di nuove. Inoltre (addirittura) per la
prima volta nella mia vita riesco ad avere un taccuino dei disegni
decente, anzi, che inizia anche ad essere BELLO.
Non ho ancora iniziato a scrivere il mio romanzo postmoderno in nove
capitoli (benche' alcune prove dell'attacco del primo capitolo, "Non a
caso, Superman c'ha le mutande rosse", abbiano fatto la loro comparsa
su due dei miei quaderni), ma penso spesso a come intitolarlo: "Avevo
pensato di chiamarti, ma poi non se ne e' fatto niente" era una
possibilita', ma poi ho deciso che ne sara' l'esergo. Per il titolo mi
serve una cosa piu' kitsch-sovietica: invidio Pelevin per il suo
"Periodi di transizione dal nulla al niente" e cerco qualcosa dal
simile e oscuro significato.
Faccio lunghe passeggiate per la costa greenockiana, e attacco
discorso con gli indigeni, senza capire molto di quel che dicono:
sabato notte in treno e' gia' stata un'impresa capire che il tizio che
aveva attaccato discorso con me aveva deciso di puntare tutti i suoi
soldi sulla russia vincente agli europei. Non so perche' ci tenesse a
dirmelo, e a dire la verita' non so neanche se la Russia partecipa a
questi europei.
Forse no.
Stamattina mi sono disegnato con degli alberi che mi escono dalla
testa: un po' e' per esorcizzare la calvizie, un po' ci deve essere
sotto qualcos'altro.
Ho un Achab! arretrato da pubblicare, ma lo scozzese che mi fornisce
internet a scrocco in questi giorni e' meno disponibile del solito.
Inizio a fare amicizia con colleghi e limitrofi: per quanto sono lento
a farlo di solito, mi sembra un buon segno.
Leggo Middlemarch della Eliot, che mi fornisce di un vocabolario
assolutamente inutile sulle tecniche di giardinaggio e l'etichetta
ottocentesca, e Danse Macabre di Stephen King, che come saggio di
critica letteraria e'concettualmente debolissimo ma parla di robe
divertentissime, e va bene cosi'.
Insomma, tutto questo era per comunicare al mondo che sto piuttosto bene.
17 commenti:
Una parte di mondo è lieta di leggere la voce degli alberi in testa,"...finché ogni misura di moto e di fissità nella gioia perdiamo, e ascoltiamo assorti" ;)
no, scusa, ma ti rendi conto che io ho passato le pause della mattina a leggere robert frost e tu te ne esci con questo commento? sei un'agente della stasi?
No, sono la pasticcera della stasi: addolcisco le vite degli altri...
Ma visto che sei in Scozia, perché non molli la Eliot e non rileggiamo Stevenson? :)
stevenson? ho letto solo jekill e l'isola del tesoro, e millenni fa, oltretutto. Forse anche la freccia nera, ma dovevo essere alle elementari.
Tu che consigli? comunque la Eliot devo finirla, anche perche' mi sta divertendo abbastanza. In realta' mi attira rileggere il TRistam Shandy, in inglese, ma non penso di essere pronto. Si parte con una lettura collettiva? (oltretutto il primo nome a cui avevo pensato per questo blog era Tristam Shandy, gentiluomo)
Di Stevenson mi piacciono i racconti, su Tristam Shandy invece mi cogli assolutamente impreparata: devo rimediare rapidamente :)
Tristam shandy è una delle cose più divertenti mai create da essere umano! si fa partire la lettura collettiva? se mi dai l'ok appena vado a glasgow lo compro e parto con i post tristani, che dici?
Domani mattina vado in libreria:LETTURA COLLETTIVA! EVVIVA! :)
dai! io intanto ho beccato una versione in pdf per reggere fino al prossimo giro a glasgow! ora medito e poi si parte!
scusate se mi intrometto, ma di Stevenson è fantastico il piccolo saggio "in difesa dei pigri"
in che senso ti intrometti? grande consiglio (me lo procurero', mi sembra idoneo al mio stato d'animo). ma ti unisci alla lettura collettiva? dai, anna!
Danielone!!...
mamma mia, da quanto non ci vediamo.
ma tra un mesetto o due ti troviamo con il kilt e la cornamusa? ;)
Manchi qui a Pisa, sai?
sono contenta di leggere tue notizie, mi raccomando continua a darcene.
un bacione-one-one
Ale
Lastrega ha ragione, In difesa dei pigri è da leggere! :)
La lettura collettiva ha fatto proseliti?
E soprattutto: il nostro ospite, in quanto filosofo, ha l'intelletto più spazioso?
@ ale: ale! bello sentirti/vederti qui! il kilt costa una sproposito, essendo capo per le grandi occasioni. Ci sono pero' gli asciugamani da doccia che ne emulano l'effetto, e dato che e' la cosa piu' kitsch che ho visto da quando sono qui, penso che ne comprero' uno. se vuoi ne porto uno anche a te (c'e' anche la versione rosa).
@cassandra: allora insomma solo io non l;ho letto, sto saggio sui pigri.... vabbe', cerco di rimediar.non so se anna si e' unita alla lettura collettiva, non ha dato voce. Comunque ora pubblico un post e vediamo se qualcheduno si unisce (ma dubito un po', gia' mi leggono in quattro gatti, due papere e un pellicano: su questi, statisticamente quanti ce ne potranno essere che abbiano voglia di leggersi il Tristram?). Tu te lo sei procurata? io sto meditando il post di commento al capitolo uno. (nb... credo che i miei commenti non saranno letterariamente illuminanti.... ma lasciamo spazio all'imprevisto).
ps.: io di spazioso ho solo la fronte. e sempre di piu'.
Se me lo sono procurato? Signor filosofo, la mia non era una domanda casuale... :)
per ora il mio stato d'animo mi fa leggere fenoglio...ho detto abbastanza?
Fenoglio e' meraviglioso: io ho letto il partigiano Johnny in un luglio pieno di sole e il contrasto tra uqullo che leggevo e l'ambiente esterno mi traumatizzava sempre un po; comunque, dato che difficilmente leggo a seconda dell'umore, non capisco molto a quale stato d'animo Fenoglio corrisponda: pioggia e vento? resistente? fango e amici morti? passeggiata in montagna?
BAci!
potessi almeno fare una passeggiata in montagna...sigh! solo tristezza e incazzatura purtroppo! un bacio
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