venerdì 12 ottobre 2007

Radiohead "In rainbow", recensione in tempo reale.

Dico che impressione mi fanno i pezzi del nuovo album dei radiohead, al primo ascolto, poi magari ci ragiono su meglio (l'ordine è sparso, dipende da come mi stanno arrivando....)

Nude: bella. Lo stile è quello di A Wolf at the Door, una delle due mie canzoni preferite di Hail to The Thief. La prima impressione è che abbiano complicato molto le melodie.

Weird Fishes/Arpeggi: arpeggi, per l'appunto di fondo, continui, e una batteria in crescendo, mi sembra (la canzone non è ancora finita). mi sembra che Yorke spinga molto con la voce, più di quanto avesse fatto ultimamente e molto più di quanto abbia fatto nel suo disco solista. pausa a metà brano e bellissima ripartenza, che mi ricorda qualcosa ma ora così su due piedi non mi viene di dir cosa.

All i Need: mid-tempo e un suono elettronico grasso e sporco. il ritornello "You're all i need" un pò mi stranisce, cantato da Thom Yorke, ma chissà che dice il resto del testo. Gran finale, temo che questo sia un disco da ascoltare in cuffia e le casse del mio portatile non gli stiano facendo giustizia.

Faust Arp: Chitarra acustica e Voce, raddoppiata subito e poi archi abbastanza schizofrenici di fondo. Ci ho risentito un altro "i love you etc.". I Radiohead ritornano a far canzoni d'amore?
Comunque, due minuti e nove secondi complicati.

Reckoner: non so cosa pensarne, a primo ascolto, se non che mi piace come è trattato il suono della batteria, in 'sto disco.

15 step: prima canzone del disco ma arriva ora. Sporca e Yorke fa impressione. Percussioni e beat stranissimi, non capisco ancora dove vogliano andare a parare ma l'impatto è forte. Che casino fanno? E poi ci sono i bambini che urlano "Yeah" che fanno molto Be Aggressive dei Faith No More.

Bodysnatchers: seconda canzone del disco (vedi su).partenza in chitarra distorta, ovvero quello che non ti aspetti. Cantato un pò lazy, da rockstar dei bei tempi, chissà perchè ci sento i beatles, nella finta melodia indiana che ogni tanto esce fuori. Che Figata. Ecco, questo pezzo mi riconcilia con la musica. Che casino. non sto a descriverlo ché non ci sto capendo nulla e direi cavolate (già quella cosa dei Beatles forse lo è)

House of Cards: dopo tanto casino questa sembra tranquilla, vado a cambiarmi che devo uscire, magari questa posso ascoltarla di sottofondo. In effetti è l'unica finora che non mi abbia fatto granché sobbalzare sulla sedia.

Jigsaw Falling into Place: Bello l'arpeggio con cui inizia. Ganzo l'ingresso di basso e batteria. ha un qualcosa che assomiglia ad un ritornello ed è bellissimo tutto ciò. Oddio, la melodia vocale qui ricorda roba molto più pop, con delirio in sottofondo. Provo ammirazione.

Videotape: chiusura del disco. inizio in pianoforte, e voce. cazzo devo uscire sennò faccio tardi. chissà se succede dell'altro in questo pezzo ma lo scoprirò più tardi.

(Impressione generale nell'ascolto: sono un pò frastornato. Un pò non capisco bene dove vadano a parare le canzoni, un pò mi rendo conto che sono così complesse da doverci lavorare su. Ho un pò l'idea che questo possa essere l'equivalente di Laughing Stock dei Talk Talk, anche se i Radiohead, nonostante tutto non potrebbero mai essere così POCO commerciali...)

(Seguirà: una recensione degna di questo nome, appena mi ci raccapezzo.)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

questo nuovo album è spettacolare...lo ascolto da una settimana ininterrotamente...favoloso
adoro nude

frogproduction inc. ha detto...

eh eh, anche il mio giudizio finale è assolutamente positivo.... e alla fine mi sembra anche piuttosto "semplice" come disco (rispetto alla prima impressione, per lo meno!)