martedì 30 ottobre 2007
Frog Eyes "Tears of the Valedictorian"
Non fosse stato per una simpatia onomastica, mai avrei ascoltato un disco dalla copertina così brutta. Mi sarei perso gli ennesimi (deve essere un buon periodo, da quelle parti) canadesi capaci di mischiare indie rock, psichedelia, buone dosi di pop e molta schizofrenia: dalle parti degli Arcade Fire, ma con un cantante (Carey Mercer) che blatera (per fortuna) molto di più su testi apparentemente privi di qualsiasi senso, in un amore dichiarato per il primo Nick Cave, ma forse ancora di più per i cantanti folk degli anni settanta (Roy Harper, ma anche Van Morrison e certo Tim Buckley....). Come gli Arcade Fire, si diceva, ma con molti più angoli e spigoli taglienti, e con la tendenza a prendere perfette melodie pop-rock e mandarle a velocità doppia, per vedere l'effetto che fa (soprattutto il pianista si vede che ci prova, ma non è capace di suonare più lentamente).
n.b. Sul sito della loro etichetta (Absolutely Kosher, già il nome....) si può ascoltare Bushels, il pezzo migliore - e il più lungo e complesso - del disco. Buon Ascolto!
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