Una mattina il signor D. si svegliò trasformato in quello bello del liceo; quella mattina arrivò a scuola pensando al bel suono della sua marmitta, i bei capelli al vento, e faceva innamorare le ragazze con un semplice accenno di disinteresse.
Il signor D. aveva dimenticato tutto, anche quello che aveva imparato all'università, ma sapeva la formazione della Juve a memoria, ed era bravissimo a pulire il carburatore. Aveva lo Zip, il signor D., mica il Sì. Quella mattina il signor D. si fece passare il compito di latino da uno bravo, perché quando sei davvero bello tutti finiscono per trovarti anche simpatico. Il signor D.
si sentiva benissimo e pensava di non poter mai essere più felice di così.
"La prossima volta - pensò - voglio rinascere quello figo del liceo fin dall'asilo".
Nessun commento:
Posta un commento