Sono stato accusato in privato di non descrivere mai l'ambiente in cui mi muovo, se non quando esso sfocia nel grottesco. In effetti una descrizione dell'intorno quotidiano non la faccio quasi mai, è che mi sembra di essere noioso. Raccontero' dunque un po' di cose sparse. Un po' di grottesco ci finirà sempre, ma grottesco è il mondo, e non l'Esposito che lo descrive.
Insomma, il centro nevralgico dell'IBM e' la mensa, che presenta a rotazione gli stessi piatti ogni giono della settimana. C'e' sempre una zuppa dall'aspetto malsano, a cui si puo' preferire il venerdi' il fish and chips, il lunedi le meatballs (che sono le polpette al sugo), che e' possibile utilizzare come topping non solo di uno squallido ma dignitoso riso in bianco, ma anche (cosa che va di moda tra nordici e scozzesi, ma anche fra italiani ben integrati) delle chips. A me la visione di un piatto di patatine fritte coperte da sugo con le polpette (o sugo all'amatriciana, ma questo e' il martedi') non mi crea per adesso una gran fame. Ma forse cambiero'. Il mercoledi' e il giovedi non so onestamente non so cosa preparano: il fatto e' che mi tengo distante dal bancone cucina (con veloci e rade puntate nella zona insalate), e mi porto la schiscetta o gamella che dir si voglia da casa. (ma oggi controllo: anche se ho le verdure preparate con dedizione ieri sera prima di dormire, mi spingero' fino all'estremo limite per vedere cosa offre la casa).
La casa non offriva granche': wurstel e patatine.
Non mi ero perso molto, gli scorsi mercoledi'.
I miei coinquilini sono facilmente caratterizzabili: c'e' il palestrato, quello che grugnisce e lo zoppo. Il palestrato e' quello con cui ho chiacchierato di piu'. E' simpatico, anche se mi perplime il fatto che consideri lo sporco che crea colpa della casa troppo piccola. Io cerco di fargli capire che e' un problema di coltura dei microbi, e non di diluizione spaziale, quello che mi angustia. Ma non c'e' verso. Si tratta di una battaglia che, gia' lo so, finiro' per perdere. Quello che grugnisce, per l'appunto, grugnisce. Molto spesso ride, a volte rutta. Una volta l'ho beccato ubriaco alla club house (che e'il pub solo per i dipendenti a cui ci si reca solitamente il venerdi' sera... E' meno triste di quanto sembri: il posto e' bello, tutto in legno, coi biliardi e le poltrone, la birra economica e alla fine siamo un migliaio di dipendenti e non si vedono sempre le stesse facce), e in quell'occasione ha sorriso e mi ha detto "DANIELLO!!!". Finora e' l'unica parola che gli ho sentito pronunciare. Lui e il palestrato passano le sere e i weekend a giocare alla playstation: sto meditando di trovare una ragazza ad entrambi, magari la cosa migliora il livello dell'igiene. Lo zoppo ha una cinquantina d'anni; si dice in giro fosse pieno di soldi, ma quando ha divorziato dalla moglie essi gli sono stati asportati chirurgicamente dal di lei avvocato. Sta chiuso quasi tutto il tempo in camera sua, ma ogni tanto attacca pipponi mitologici sulle volte che e' stato in Italia (e' belga). Sostiene oltretutto di aver visitato l'italia molte volte, ma di aver visto solo Hotel, aereoporti e una volta l'autostrada roma-milano.
L'Ibm si trova in una valle circondata da colline e molteplici vacche.
Greenock e' una via di mezzo tra Livorno e Follonica (come Follonica ha una Palazzo Azzurro circondato da case nane), solo che fa freddo e invece della cecina ti propinano roba ancora piu' pesante: si sviluppa pero' in pendio verso l'interno: io sto giustappunto un po' in salita, in una strada ignorata dal gran traffico, dato che porta verso il niente.
Particolarita' scozzesi: LA DOCCIA ELETTRICA. Una delle cose che non manca in nessuna casa e' il Kettle, cioe' la teiera elettrica. Un bonus che pero' poche case hanno e' la electric shower, genere di furniture che, quando presente, riceve grande spazio negli annunci. Si tratta di un cubo bianco grande grossomodo quanto una teiera e che funziona allo stesso modo. L'acqua pero', invece di sobbollire per il the', serve a farsi la doccia. Cio' garantisce una temperatura dell'acqua sempre costante, ma inversamente proporzionale alla forza del getto. In pratica, piu' uno vuole farsi una doccia calda, piu' vede assottigliarsi il rigagnolo d'acqua a lui concesso.
(La prossima volta la mia descrizione sara' piu' organica, lo giuro)