Il sistema antispam dell'Istituto in cui lavoro è un colabrodo e mi costringe a ricevere decine di mail di spam ogni giorno. Ogni tanto, però, questa maledizione diventa un pregio. Ieri ho conosciuto (con un certo ritardo, noto) il commissario di Polizia Prisco Mazzi, temibile e sgrammaticato castigatore degli scaricatori illegali di musica. Cioè di quasi tutti, come la foto inserita qui sotto (è il computer standard degli utenti italiani) dimostra.
Ovviamente si tratta di un virus. Sul momento ci ho riso da solo, poi l'ho raccontato a Marco Matteoli e insieme abbiamo iniziato a cazzeggiare su questo fantomatico commissario, sepolto in uno scantinato della Polizia di Stato a Monopoli (Ba), in possesso di apparecchiature formidabili con cui tracciare il traffico di mp3 nei siti p2p, ma diperatamente solo nella sua battaglia contro i pirati e la lingua italiana.
Abbiamo deciso di creare una serie a fumetti a lui dedicata. Per ora mi arrovello su che aspetto dargli: direi obesissimo e coi baffi, ma con un guizzo negli occhi che fa capire quanto, dietro l'aspetto bonario, sia in realtà un implacabile castigatore di chi è poco rispettoso del diritto d'autore. Posterò il commissario appena gli avrò fornito un viso decente.
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