lunedì 18 giugno 2007

crisi della politica... bah.

(mi scuso per il qualunquismo, per lo stile e per l'aver postato sta roba, ma sto solo ruminando ad alta voce)
Per un motivo che ora non mi va di raccontare, ho iniziato a ragionare per iscritto con un mio amico su questa faccenda della crisi della politica e crisi del non ancora nato e già pericolosamente malato PD. Lui insiteva a riprendere Monsieur D'alema e il suo allarme. Dal canto mio penso che sia un errore, significa alzare la palla ai vecchi che la politica la sanno fare e che possono tranquillamente rispondere che i giovani ci devono entrare a poco a poco, perchè non capiscono che casino è. Oltretutto il succo del discorso di D'Alema è: mi sembra che la gente si sia rotta il cazzo come nel '91, e che aspetti solo l'occasione giusta per mandarci tutti a casa. E, tra intercettazioni e varie, le occasioni potrebbero anche non mancare. Ora, io puntualizzerei che questo che D'Alema e co. bollano come pericoloso clima di antipolitica è clima di politica par excellence. Quella che loro vedono come pericolosa insofferenza non è che un inizio di mobilitazione, magari informe, ma REALE. In Italia non si sono mai venduti tanti giornali come nel '91-'92, e mai come allora la gente si è interessata a chi fosse davvero la gente che aveva mandato a sedere in parlamento. La sinistra è in fibrillazione non perchè sia disinteressata dalla politica, al contrario. Il popolo di sinistra non va a votare alle amministrative non perché è lontano dalla politica, ma perchè è lontano dal governo Prodi e dalle sue strategie (di comunicazione e di decisione politica innanzitutto: ciò che da noia è come si dicono le cose, e come vengono decise. Il caso Speciale è paradigmatico. una decisione sacrosanta nel merito -allontanare Speciale - condotta come scolaretti incapaci, celando la verità invece di parlare chiaramente, e usando come al solito il replacement per cercare di mettere tutto a tacere, quando invece sarebbe stato il momento di fare casino. Invece di vedere gente che fa le cose per lo stato non si fa altro che dare l'impressione di gente arroccata a difendere le posizioni. Impressione probabilmente corretta, tra l'altro.). Basta parlare con la gente vera (non con i capi sezione del partito, per quanto svegli possano essere) per vedere come la gente la pensa sul PD. Una speranza spenta prima di nascere. Tra le poche cose che chiunque capisce immediatamente, c'è la rilevanza del proprio parere. Nel caso del PD, a poco a poco tutti si stanno rendendo conto che il parere della gente vera - e soprattutto degli under 45 - non conterà nulla. . Se si continua in questo modo la gente farà naufragare il PD non perchè non ha interesse per la politica. e' perchè la politica non ha alcun interesse per loro. E una volta tanto avranno deciso di ricambiare.

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