Come anticipato, la prima metà del viaggio verso grottaglie è stato dedicato alla lettura del libro di Luzzatto su Padre Pio. Alle ore 11, però, un pò stanco e annoiato ho aperto l'ultimo libro di Chuck Palahniuk, "Rabbia", gentilmente prestato dalla mia amica Mariangela e, a parte dormire un paio d'ore, non sono riuscito più a chiuderlo. Palahniuk scrive il suo libro più bello dai tempi di "Soffocare", e lo fa una volta tanto puntando non sull'ammasso di freaks e di storie assurde che contraddistinguono i suoi libri (e che qui non mancano) ma attraverso la struttura del libro (che imita la storia orale e si presenta come un cut up di interviste rilasciate da amici, nemici e parenti di Buster "Rant" Casey) e attraverso un'idea di fondo stranamente legata ai canoni classici della fantascienza, a cui mi sembra che Palahniuk non si fosse mai avvicinato. In più, Palahniuk riesce, attraverso le voci degli "intervistati" a fornire lui stesso un tentativo di interpretazione del suo stesso romanzo, e lo fa in maniera convincente. Devo riscriverne, appena potrò farlo da un luogo diverso dall'INTERNET POINT PIU' CARO DELL'UNIVERSO.
Finito Palahniuk mi sto ridedicando a Luzzatto, il cui maggior pregio - ma anche di questo riparlerò - è nell'aver scovato e valorizzato la figura di Emanuele Brunatto, spia, truffatore, millantatore e faccendiere, ma allo stesso tempo cristianissimo e devotissimo seguace di Padre Pio, vero artefice di molte delle fortune di quest'ultimo. Ecco, solo per un personaggio da romanzo "larger than life" come questo Brunatto, valeva la pena spendere i 24 euro del libro di Luzzatto. (Che, ripeto, se i bravi cattolici si prendessero la briga di leggerlo, contiene cose capaci di far rizzare i capelli molto peggio della discussione sulle stimmate....)
1 commento:
Un po' carucico 24 €
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