lunedì 5 ottobre 2009

bambini che corrono

Durante il lungo weekend ho perso un pò di slancio per il post che avevo in mente di scrivere su Baarìa: è che sabato su Il Foglio c'era un delirante articolo di Pietrangelo Buttafuoco in cui si parlava della sua protagonista nelle prime cinque righe e nelle ultime tre (su un totale di circa 200): otto righe complessive in cui si sosteneva che siccome tale attrice è molto molto bella allora con la sua bellezza redime tutte le donne italiane insozzate da squallide storie di escort e riporta in auge il concetto di CONQUISTA, che, checché ne dica Vendola, è una cosa buona e maschia e d'altri tempi e persino Scalfari è un tombeur de femmes, e allora che rompete il cazzo a fare al povero Premier? (NB: la pagina a fronte di quella contenente questo articolo era dedicata al tema delle concubine in Cina, onde mostrare la necessaria e fisiologica interrelazione di Zoccole e Politica persino nei grandi imperi, anzi, più grandi sono gli imperi più grandi sono le zoccole. Il modo in cui vengono assemblati gli articoli de Il Foglio fa piuttosto ridere, in effetti.).
Comunque, se lo trovate on line leggetelo, quell'articolo di Buttafuoco, ci sono tutta una serie di connettivi logici (e- dunque - perciò - infatti) usati in senso contrario o discordante rispetto a quello della lingua italiana comune ai più, soprattutto nella parte finale dedicata al sentire che è connessa al baciare e al lacrimare e ai nasi e al fatto che si bacia a occhi chiusi e che se uno c'ha l'occhi aperti allora è FALSO ed è uno dei cattivi delle telenovelas.

Comunque, volevo dire che siccome fino al 30 settembre lavoravo in un posto con internet bloccato mi sono perso tutto il bailamme sul perchè si dovesse andare o meno a vedere l'ultimo film di Tornatores (non ho posto per entrambi i registi, urge una crasi), ma nonostante io mi sia perso tutto è bastato che una mia ex collega mi rivelasse che il film è pieno di bambini che corrono e a un certo punto prendono il volo e poi alla fine corrono di nuovo. E io qui lo ripeto: io me lo ricordo benissimo, quando ero piccolo io correvo solo per andare in un posto, per fare le corse, per sfuggire ai malvagi, per sfuggire ai negozianti cui avevo rubato cose di poco valore e/o perché mi annoiavo a camminare per arrivare in un posto in cui volevo essere prima.
I bambini che corrono nei film sono motivo sufficiente a impedirne la visione: me lo ha svelato Romanzo Criminale, trasformato da Placido in una roba sentimentale, e no no no, Portella delle Ginestre tra due scene coi bimbetti che corrono proprio non ce la voglio vedere.
Fine della non recensione.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Direi che è una delle tue recensioni migliori. Non sono andata a vedere il film... mi è bastato ascoltare lina sastri che parlava come un'invasata da marzullo per farmelo detestare.

insorgere ha detto...

ci sono due film da vedere ora: quello di tarantino e unglorious bastards. tutto il resto è noia

Anonimo ha detto...

Si chiama ingolurious basterds ignorante...ed è il film di tarantino! quindi mi sa che manca un titolo...bah