mercoledì 9 gennaio 2013

Sturm und drang, sein und zeit, prosit!


La notte di Capodanno l’ho finita incazzato nero per non aver trovato nessuno con cui fare a botte. Cercavo qualcuno che difendesse Heidegger, il filosofo, non importa se questo ipotetico qualcuno lo conoscesse appena, bastava fare a botte, io avrei smerdato il filosofo e al minimo segno di disaccordo mi sarei avventato contro. A un certo punto bastava pure un altro motivo, però niente.
Era cominciata bene intendiamoci, una cenetta con pochi amici, della musica, un po’ di fumo, un po’ di sniffate. E non lo dico per fare scena, per fare il trasgressivo, il passo più trasgressivo è stato assaggiare il salmone affumicato, per me che sono vegetariano e che non lo avevo mai mangiato. Non m’è piaciuto fino in fondo. Era continuata meglio, al bar di un locale mi arriva una tizia allegra e carina in vari modi e punti, con alcuni tatuaggi, uno sul dito indice con scritto shhh!; rock & roll scritto sul polso; insomma niente male, niente male davvero. Mi dice – che fai, bevi da solo? – e poi – mi piaci tanto, si vede proprio che sei un bravo ragazzo, però sei troppo insicuro. Sì, ce l’ho stampato in fronte che sono un bravo ragazzo, oppure ci vede male, però resto un bravo ragazzo, radiografato in tre secondi da una tizia ubriaca che mi prende in giro, mi racconta la sua vita, poi mi prende la mano e mi porta a spasso a cercare i suoi zii, mi prende sottobraccio e mi porta a pensare a una serie di ipotesi, a come raggiungere “l’autenticità assumendo esplicitamente il proprio essere per la morte”; al “rapporto privilegiato che ha l’essere con l’essere dell’esserci, cioè con l’esistente”; al linguaggio che è “la casa dell’essere”. E poi mi offro di accompagnarla a casa, ma non si fida mica, mi chiede il contatto facebook, - non ce l’ho le dico. Che non è vero, ce l’ho con uno pseudonimo, va beh una cosa da scemi in fondo, da paranoici magari, mica che non glielo volessi dare, però in quel momento ho detto no. Poi mi saluta e se ne va con gli zii. Ma come? E Heidegger? E l’ermeneutica? E l’esistenzialismo?

Note al testo: le citazioni provengono da un testo di Gianni Vattimo uscito per una collana de La Repubblica. Io Heidegger non l’ho mai letto e ho fatto a botte un paio di volte da ragazzino, una volta e mezzo via.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Prosit, ragazzo. Andrà meglio la prossima volta...
(meno male che non ne so abbastanza di Heidegger...)
((bellissimo nonsense, se continui così, però, altro che ragazze!))
(((f)))

piccolo aiutante di... ha detto...

((((ehehe, e cosa mai potrà accadere? va beh poi l'avversione per il filosofo m'è passata subito))))