lunedì 23 aprile 2012

Considerazioni a margine di una bella giornata


Nel suo saggio "Questo è il paese che non amo" Antonio Pascale riporta le parole di Milan Kundera a proposito di lacrime. La prima lacrima è sempre spontanea e sincera. È direttamente proporzionale alla sorpresa o all'evento che per la prima volta ci sorprende o ci tocca. La seconda è già artefatta: non piangiamo per l'evento ma ci commuoviamo pensando a quanto sia giusto piangere in quel momento ( queste le parole di Pascale ). "Il kitsch fa spuntare, una dietro l'altra, due lacrime di commozione. La prima dice: come sono belli i bambini che corrono sul prato. La seconda dice: come è bello essere commossi insieme a tutta l'umanità alla vista dei bambini che corrono sul prato. È solo la seconda lacrima a fare del kitsch il kitsch. La fratellanza degli uomini sulla terra sarà possibile solo sulla base del kitsch".

In macchina per andare a fare le prove col gruppo in cui suono, lo stereo acceso, assieme alla primavera mi accorsi della gente che camminava lungo i bordi della strada; dalle mie parti è campagna, per quanto ad un quarto d'ora dalla città. Due donne in tuta a corricchiare con due mazzi di fiori in mano, un gatto spericolato che rinunciò ad attraversare, due escursionisti con due grossi borsoni sulla schiena, una vecchietta quasi nascosta. Considerando la bella luce che c'era, e il caldo che già si sentiva, e tenendo presente che in quei momenti le casse offrivano Videotape, da In Rainbows, tirava insomma una certa aria di commozione. Ma non andiamo oltre.


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