lunedì 26 aprile 2010

ZIUSS!


Mi sembra di aver capito che gli eroi greci sono i prossimi vampiri.

Prima ci sono stati i maghetti: Harry Potter ha aperto le danze e poi maghetti a volontà, in tutte le salse, uno più tormentato dell'altro, tutti orfani o mezzi orfani, tutti impegnati a salvare il mondo e a frequentare una scuola per soli maghi ma con i programmi scolastici e gli esami e la mensa e i dormitori e tutto il resto esattamente come i loro simili umani, non sia mai che il giovine lettore non riesca ad immedesimarsi (tra l'altro, mi sono chiesto: in che senso Harry Potter festeggia il Natale? Come festa pagana? Oppure è cristiano? Non mi ricordo: si festeggia la pasqua nei libri della Rowling?).

Dopodiché sono arrivati i vampiri: dopo la Meyer (che no, non ho avuto il cuore di leggere: mi basta aver scoperto che il protagonista ha i capezzoli luminosi per decidere che per questo esempio di letteratura pop posso anche saltare un giro), ci sono vampiri ovunque: alla Feltrinelli hanno aperto una sezione "Vampiri", c'è thriller, horror, vampiri, poesia, comici di zelig: e la sezione Vampiri è quella più ampia di tutte (i comici di Zelig sembrano essere in calo, vivaddio).

Ora invece è tutto un fiorire di riletture dei miti greci e la cosa mi diverte molto: nelle scorse due settimane mi sono letto i cinque volumi di Percy Jackson (sono stato parecchio tempo in treno, e qualcosa dovevo pur fare) e ho perso un'ora e mezza della mia vita a guardare Clash of the Titans (in inglese, perché volevo gustarmi le pronunce dei nomi greci --- ZIUSS! EIDES! P'R-SIUS! bellissimo).

Partiamo dal film: è uno splendido esempio della possibilità di realizzare un'ora e mezzo di pellicola senza disporre di una sceneggiatura e inanellando momenti di altissimo sconcerto (vi rimando ai miei critici cinematografici di riferimento per quanto riguarda i film d'azione, i recensori de i 400Calci, per una disanima dei momenti WTF del film in questione): a me è bastato sentire il re di Argo definire sua figlia Andromeda la "missionaria della famiglia" per capire che un fim scritto così male non mi sarebbe capitato di vederlo per un lungo tempo.
Inizia con Pr-sius che è figlio di Ziuss ma è stato adottato da una famiglia di pescatori col babbo vecchissimo ma con la moglie fichissima (magia dei miti greci).
Non si sa perché ma la famigliola decide di trasferirsi da un'altra parte e lungo il cammino viene uccisa da Eides. Si salva solo Pr-sius, ovviamente (c'è anche la scena in cui urla al cielo "NOOOOOOOOOOOOOO" perché gli hanno ammazzato tutti i parenti).
Poiché gli dei sono parecchio stronzi (e si vestono come i cavalieri d'oro nei Cavalieri dello Zodiaco), gli esseri umani si stanno ribellando. Per rimetterli in riga (ma in realtà per avere più potere) Eides decide di rilasciare il Kraken, che è una roba brutta brutta che eoni prima ha sconfitto i Titani.
(NB: questa è l'unica occasione in cui i Titani c'entrano qualcosa in tutto il film. Misteri della titolazione)
Quindi: Pr-sius parte per una quest che si concluderà con la morte di tutti tutti gli amici e con la sconfitta del kraken (però: la Medusa è fatta bene).
Voto al film: molto poco, meno di tre-quattro, nonostante il kraken ispiri simpatia (dura troppo poco, in effetti, e l'unica cosa che fa nel film è ruttare in faccia ad Andromeda).

Percy Jackson and the Olympians (cinque volumi, un film uscito da poco basato sul primo "Percy Jackson e il ladro di fulmini", che non ho avuto cuore di guardare): Percy (anche lui in realtà si chiama Perseus) è il figliolo di Poseidone e come tutti i semidei è dislessico (il suo cervello è fatto per leggere solo il greco antico) e soffre di disturbi dell'attenzione (perché è progettato per la battaglia, non per la vita dei babbani... ops, quello è l'universo Potteriano: vabbè cambia poco).
Nei cinque volumi della serie, Percy combatte contro il ritorno di Vold.... Kronos, che vuole ri-spodestare gli dei.
Amici: la femmina intelligentissima (mi ricorda qualcosa) e l'amico-satiro (in un punto si capisce che forse persino ha dei rapporti sessuali con un albero) peloso, divertente e un po' puzzone (Ron Weasley, in pratica).
C'è persino una roba tipo Hogwarts (Camp Half Blood, una specie di campo estivo per semidei) è il cattivo sembra Draco Malfoy, ma più fico. Unica differenza: dei greci invece di maghi.
Insomma, una roba indegna, sembrerebbe. E invece è un po' meno male del previsto: si prende poco sul serio (bene) e la narrazione in prima persona stempera molta dell'insopportabilità del protagonista. Inoltre, il buon Percy, a differenza di Harry, ha qualche capacità, in fondo, e non tutto è dovuto all'amore e al sacrificio di Mammà (che infatti è viva e dopo essersi spupazzata Poseidone si mette con l'insegnante di lettere del figlio). Insomma, spinge un po' più sull'entertainement e un po' meno sul patetico della Rowling: un po' meno pornografia dei sentimenti e un po' più cazzate fuori controllo. E' una buona soluzione, ci metterei la firma, solitamente.
Interessante anche il finale, in cui invece di copiare dalla saga potteriana, si copia pari pari il Signore degli anelli, con l'archetipo del cattivo-che-una-volta-era-buono-ma-alla-fine-si-redime-e-ritorna-un-eroe usato un po' alla cazzo.
Voto alla serie: cinque, ma sempre meglio de L'inattesa piega degli eventi di Brizzi, che ho abbandonato a pagina 80 circa.

E qui comunque (dico: intorno al finale di Percy Jackson) si imporrebbe una riflessione: come mai i protagonisti dei romanzi per ragazzi attuali non sono mai fighi per davvero? e come mai non lo sono mai fino alla fine e in chiusura delle proprie avventure scelgono sempre un tono dimesso e si accontentano di una vita normale e quasi si vergognano delle loro gesta? E' una roba anche questa tolkeniana, ma com'è che è così universalmente usata dagli scrittori per bambini-giovani adulti?
Mi ci sto interrogando, ma con gli schemini alla Marcuse (è tutta colpa del Capitale! capitalisti cattivi!) ancora non sono arrivato ad una risposta soddisfacente.

Comunque sto rileggendo le Nozze di Cadmo e Armonia in cerca di risposte. Vedremo

14 commenti:

insorgere ha detto...

certo è ammirevole il gusto di metterci marcuse in questo guazzabuglio critico di paraletteratura pop.
molto pop da parte tua

frogproduction inc. ha detto...

marcuse si può mettere ovunque. ora l'ho detto.

elisabeth ha detto...

La mia conoscenza di "Clash of the Titans" si ferma al vecchio peplum con Laurence Olivier che per il tempo non era bruttissimo, anzi almeno un 3 o 4 volte credo di averlo visto. Allora posso risparmiare il biglietto del cinema.
Se dobbiamo parlare di cose scritte veramente male dove lo metti "Troy"? "Troy" e l'americanata che stravolge il poema epico piú disgustosa che ricordi, basti solo pensare alla schiava Briseide che non vá oltre il primo canto e ce la sciroppiamo fino alla fine del film, o i Mirmidoni in guerra che parevano gli Urukai?!?

Ti stupisci della figaggine dei protagonisti? Non lo sapevi che per definizione gli eroi/dei greci(tranne Efesto, lui era geneticamente modificato) erano belli e nobilmente-buoni :D

L'idea dell'eroe semisfigato fornisce statisticamente maggiori probabilitá di immedesimazione e spunti pedagogico educatici che ne decretano il successo commerciale.

Nel Signore degli Anelli in realtá c'é un'allegoria dell'Inghilterra (la Contea) nella seconda guerra mondiale, adattata a storia che il signor Tolkien raccontava ai nipoti come fiaba della buona notte.

Anonimo ha detto...

Ma di Morozzi che ne pensi?

frogproduction inc. ha detto...

anonimo: MOrozzi chi?

Eli: in effetti Troy è parecchio brutto, ma almeno nessuno da del " missionario" a nessuno. E nessuno è vestito da cavaliere dello zodiaco. il punto più a sfavore di Troy è il fatto che Achille ha un'unica mossa (salto e spadata).

Anonimo ha detto...

Morozzi Gianluca, bolognese, autore di "Despero", "L'Era Del Porco", "Black Out", "Colui Che Gli Dei Vogliono Distruggere", tra gli altri. Pubblica per Tea, con un passato in Fernandel. Fan sfegatato di Springsteen, scrittore assai prolifico.
Di lui mi han detto: "Mi piace di più di Brizzi".
Ho risposto: "Non che ci voglia molto".

frogproduction inc. ha detto...

ah, ecco, "L'era del porco" lo legeva una mia amica e io ne scorsi le prime pagine: non pareva male.
Certo, presentarlo come "meglio di Brizzi" non invoglia affatto

Anonimo ha detto...

Per quello rimarcavo (o almeno tentavo di farlo) l'assurdità del commento, che mi ha però divertito.

frogproduction inc. ha detto...

ma non ho capito: a te piace?

Anonimo ha detto...

A me molto, ma temo di essere di parte.
A scanso di equivoci: Morozzi mi piace. Brizzi no.

frogproduction inc. ha detto...

Sei Morozzi? la moglie di Morozzi? un personaggio di Morozzi? comunque: se dici che vale me lo leggo e vi fo sapere! grazie del consiglio!

Anonimo ha detto...

Sono un amico di un animale domestico del Morozzi.
Comunque leggi pure, vale!

elisabeth ha detto...

Sono i cavalieri dello zodiaco che in certo senso hanno copiato gli dei classici o per lo meno come venivano descritti: si pare vestissero in quella maniera grezza oltre che possibilmente essere biondi ed avere i capelli lunghi.

Dopo Bastogne ho deciso non avrei piú letto niente di Brizzi

insorgere ha detto...

mai letto niente di brizzi (oltre qualche pagina sfogliata in libreria) e ne vado fiero. oddio non è che ci sia molto da andar fieri, però per ogni tanto bisogna darsela una pacca sulla spalla deridendo qualcuno che ce la mette tutta