D'accordo che è Domenica, e la Domenica è il giorno del Maestro e della sua certa idea di mondo, e sia ben chiaro non sto scherzando, però mi andava di segnalare un altro bel libretto, che per continuare con la metafora mangereccia, metterei nel campo dei digestivi. Ovvero è un saggio che mette in discussione buona parte della retorica che possiamo sorbirci attraverso i media, concentrandosi anche sulle singole parole dette ( le parole sono... ). Vale come esempio il capitolo sulla "meritocrazia", concetto ormai divinizzato, la cui storia è una beffa bella e buona. Termine coniato da un sociologo laburista inglese negli anni '50 con intenti satirici volti a smascherare il classismo strisciante di una società basata sui titoli scolastici sostituiti ai titoli nobiliari, finito poi completamente travisato sulla bocca di Tony Blair nell'atto di tessere l'eloquio funebre per il nostro sociologo.
Un'intervista all'autrice, e il blog dell'autrice.
BONUS TRACK, che non c'entra niente, però è una delle cose più belle ascoltate negli ultimi dieci anni:
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