(DISCLAIMER: quella qui sotto è la presentazione del libro che trovate sul sito della CAIRO EDITORE, qui. Io mi sono solo permesso di aggiungere i grassetti. Ho visto una libreria a Milano che ce l'ha: se ce la faccio a comprarlo mi immolo per il popolo e lo recensisco subito dopo l'estate. Non fosse altro che per scoprire il perché delle meches e della sciarpa del protagonista.)
(Vorrei anche che notaste il sovratitolo "Romanzo d'amore". Dalla descrizione sembra che sia molto di più: un intrigo internazionale, un romanzo picaresco e multietnico, popolato però da cani dignitosissimi)
Se i cani non sanno mentire sull’amore è perché i cani sono fatti per l’amore. Non sanno parlarne ma sanno dimostrarlo.
È il giovane maremmano Tim, che non si rassegna all’abbandono, a fare conoscere il significato del verbo amare a Roberto, padre assente e poco sensibile, cambiando la vita di tutta la sua famiglia. E, trascinati dall’intelligente e dignitosissimo Tim, entreremo nella casa di ringhiera in Corso Como a Milano. Storia per storia, famiglia per famiglia, vivremo con loro passioni, gelosie, imbrogli, tradimenti, lacrime e felicità. Come solo la vita può dare. E come solo un cane può aiutarci a comprenderne fino in fondo il senso. Dice una delle protagoniste: «È che loro, i cagnolini, compaiono dal nulla: da un allevamento, da un negozio, da un canile o dalla strada. E prima di incontrare noi sembrano sperduti, proprio figli di nessuno. Poi entrano nelle nostre case e diventano figli nostri».
Nella vecchia palazzina di Corso Como ogni storia e ogni personaggio, da Roberto alla signora Pina, a Fiammetta, Francesco, Ferdinando, Maria, Renato, Daniela, Ilòr… si legano tra loro e danno forma a un destino comune sotto il segno dell’amicizia e dell’amore di questi animali silenziosi e generosi, allegri e disponibili, fedeli e pazienti. Un amore sempre senza parole e, anche per questo, più vero, che porta la vicenda dalla quiete di Corso Como a Milano all’Albania, dal Medio Oriente agli Stati Uniti, tra giorni di passioni, drammi di guerra, e poi dirottamenti aerei, rapimenti, jet set e malavita.
Se non fosse per gli appunti finali di cronaca in cui i due autori, Sandro Mayer e Osvaldo Orlandini, ci riportano alla realtà, sembrerebbe di leggere solo una favola, dove i buoni amano gli animali e i cattivi non li amano. Ma la vita è molto più di una favola e, affidandosi alla fantasia, il lieto fine può rischiarare l’esistenza di ciascuno di noi.
5 commenti:
Ti prego, immolati e recensisci.
Rischiara l'esistenza di ciascuno di noi!
:)
l'unico problema è che mi sono dato un budget ristretto per i libri, in questi mesi, e spenderne 14 per Sandro Mayer.... devo cercarlo in biblioteca (ma se il comune ha speso soldi per questa roba devo dire che mi incazzo).
se c'è, mi immolo, comunque!
L'ho regalato ad una mia amica x Natale, e lei ne è rimasta incantata!! Non sta più nella pelle e vuole sapere se ci sarà un continuo...
@valerio: la tua amica si sta immolando per la patria! questo libro è peggio di quelli di moccia!
abo, daniele, non lo leggete!!!!
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