Il quaderno che stavo usando (un moleskine di quelli sottili, blu scuro) ieri ha avuto un incidente alla frutta, e l'ho sostituito con questo quaderno iper-pop che avevo comprato un sacco di tempo fa e che non vedevo l'ora di utilizzare (non sono meravigliose, la mustang in copertina e la scritta
vrooom?) e di cui vi facilito la pagina prima, che stranamente non ho usato per scriverci i fatti miei (motivo per cui non pubblico mai pezzi dei miei quaderni anche quando ci faccio su dei disegni che vorrei mostrare). Avevo anche recuperato una citazione fichissima dalla mia tesi di dottorato (in cui facevo largo abuso dell'Uomo Che Ride di Hugo), ma lo spazio mi è venuto a mancare, l'ho calcolato male e la citazione è rimasta lì ammezzata, povera lei.
4 commenti:
bella la frase di Hugo; peccato però che i sofisti siano gli unici ad aver ragione.
:) e considera che non c'ho avuto spazio per trascrivere l'ultima parte della frase, quella ad effetto!
senti un po', ma perché non inauguri una rubrica di recensioni sui libri dei politici?
sai le risate...
mi piacerebbe un sacco (tempo fa mi sono fatto scappare il libro di Bondi sull'amore , l'avevo trovato su una bancarella a 2 euro e sembrava bellissimo. L'introduzione si chiudeva con due citazioni, una di Giovanni Paolo II e una di Berlusconi. Ancora mi mangio le mani per non averlo comprato subito), però non ho mica voglia di spenderci soldi! mandatemeli pure, se volete, e io li recensisco!
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