mercoledì 19 gennaio 2011

Yiyun Li "I girovaghi"

Yiyun Li "I girovaghi"
Einaudi, 18 euro

1979: nella tristissima città industriale di Fiume Fangoso, in Cina, si svolge l'esecuzione di Shan, ex guardia rossa durante la rivoluzione culturale ora caduta in disgrazia (il tutto si svolge tre anni dopo la morte di Mao, in pieno riflusso "controrivoluzionario").
La storia raccontata da Yiyun Li segue molti personaggi (i genitori di Shan, una sua compagna di scuola diventata attrice e voce radiofonica del partito, la piccola e deforme Nini, l'imbecille del villaggio, il piccolo Tong, ecc.) nel corso della giornata dell'esecuzione e qualche settimana dopo, quando, sulla scia dei sentimenti da essa causati, nella città di Fiume Fangoso una parte dei cittadini organizza una forma minima di protesta.

Questo libro è stato la sorpresa delle vacanze di natale: l'ho comprato senza aspettarmi molto e invece mi sono imbattuto in una storia sviluppata e narrata benissimo, e pochissimo retorica (i pugni che tira allo stomaco derivano solo da quanto racconta): il narratore non compare mai, non commenta, si avverte pochissimo (se non in alcuni passaggi descrittivi, un po' più lirici e - francamente - appena appena meno riusciti). I personaggi sono vivi e reali, anche quando di loro non si racconta molto, e anche quelli per cui si finisce per parteggiare sono tutt'altro che positivi o scontati.

Bello. Compratelo, se vi capita.

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