sabato 10 novembre 2012

Fiction's about what it is to be a fucking human being

Punch-drunk love - Amour - Io e Te - Clerks. Un ragazzino che evita gli altri sgusciando di soppiatto da una settimana bianca per rifugiarsi in cantina, per uno scontro-incontro con un’anima ammalata. Un giovane intrappolato in un lavoro poco stimolante, indeciso sul da farsi nel campo sentimentale e sul futuro. Un uomo segnato da un’infanzia opprimente alle prese con un colpo di fulmine e con le sue nevrosi. Un vecchio che assiste impotente la sua compagna appassire, affrontando fino all’ultimo e con ammirevole forza la vita che se ne va. Si passa dalle punte toccanti, strazianti e snervanti di Haneke alla demenzialità delle situazioni messe in scena da Kevin Smith. Bertolucci restringe il campo visivo e si fionda nel mondo interiore di uno sbarbatello incazzoso e solitario che si vede invaso dalla sorellastra sotto “rota”. Paul Thomas Anderson diverte e stupisce con una situazione che si ingarbuglia man mano, si infittisce di tentativi a vuoto e di passi falsi, seguendo le evoluzioni della mente del protagonista sotto pressione. Un balletto bizzarro e confuso mentre sopra le teste dei protagonisti da un momento all’altro sta per cadere qualcosa di grosso.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Solo Clerks nel mio borsellino culturale...
Il resto l'ho segnato. Grazie!
Ciao
f