(Ero in metro:
Non potevo azzardare cose sconce*)
Ho disegnato
una piccola parte:
Qualcosa che solo a me poteva ricordare
La curva del tuo seno
È stata un'estate di romanzi russi** , d'Ade e ardori, [d'afe e d'afrori:
ho dormito poco e male
Lottato col lavoro e le zanzare]
E molte cose che non lo erano mai state
sono diventate terribili e romantiche,
Persino ricordarmi che non mi riusciva di prendere confidenza col tuo corpo
- Che mi rispondevi "certo"
Quando ti chiedevo se ti andava
[Se ti andava ancora].
*(C'era una che guardava, proprio in mezzo alla pagina dove ti disegnavo:
Si chiedeva cosa mai avessi da scrivere,
Oppure semplicemente aveva sonno:
Erano le sette e mezzo del mattino. Ti ho trasformata nel muso di un cane,
per ingannarla o per svegliarla - in ogni caso -
Ed è stato facile,
Ma ora ho un cane in mezzo ad un quaderno
Che non c'entra niente
e che non volevo disegnare)
**Licenziosi, certo, un'orgia di Ilic e patronimici,
Di ricchezze e prestazioni inverosimili
Di sentimenti così forti che davvero mi stancherei a provarli,
Senza uno scrittore che per me faccia il grosso del lavoro,
Pigro, pigro come sono.
7 commenti:
ma che donne freuqenti?
a letto, intendo.
freuqenti?
bella.
povero dani alle prese con la convivenza a milano
poesia in forma di sega
penultimo anonimo: oicchécentra?
ultimo anonimo: potresti essere andato vicino alla verità, ora che ci penso. :)
poesie in forma di keniota
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