(Giusto perchè ultimamente ho consigliato dischi da vecchiardo -
a parte Brunori SAS, che è invece molto hype de noartri - ora vi parlerò di una cosa molto da gggiovani)
Gli Arctic Monkeys è il terzo disco non brutto che fanno: è quasi un record, altri gruppi
al posto loro si sarebbero già orientati sulla ciofeca o sul capolavoro: loro no, fanno dischi bellini, magari
non indimenticabili, ma che per un pò girano volentieri nelle orecchie. A quest'ultimo manca il
batterismo di quello precedente, a favore di un mid-tempo generale e di suoni e atmosfere più cupe.
All'inizio (come capitò per Antics degli Interpol, altro terzo disco rallentato e approfondito di una band
che fa cose carine ma ancora - o mai - capolavori) sembra tutto piuttosto monotono, e da anche l'impressione
che davano i walkman a cassetta quando si scaricavano le pile: suoni profondi, voci strascicate e chitarre
con riverberi favolosi: poi - ma ci vogliono più ascolti, e un disco degli arctic monkeys che pretenda
più ascolti è già una novità di per sè - si scoprono molte sfumature, tutte più o meno alla stessa velocità
ma più profonde. E questo disco - siamo al quarto ascolto, non pensavo nemmeno d'arrivarci - non è affatto
male. (tra l'atro, se non sbaglio è prodotto da Josh Homme -sono troppo pigro per verificare ora, poi
magari rettifico - e nei suoni di chitarra e negli hammond occasionali la mano del brav'uomo si
sente tutta)
4 commenti:
Ma sì, gli Arctic Monkeys carini e Rino Gaetano fa onco. Ci sta tutto un bel "bah".
a parte che sono due cose che non c'entrano nulla, ma che ci posso fare se a me rino gaetano dopo un po' mi spalla e trovo sempre qualcosa di incongruo in quello che dice\suona che non me lo fa piacere fino in fondo? almeno gli arctic monkeys faccio finta di non capire che dicono!
TU NON RISPONDI E IO RIPOSTO
Articolo 21: "Tutti i media pubblichino le 10 domande". "Che tutte le radio, che tutti i siti,
che tutti i blog, che tutti i giornali anche quelli più distanti e che odiano lo stile giornalistico di Repubblica decidano assieme di ripubblicare le 10 domande perché quello che accade oggi a Repubblica potrà capitare a chiunque". E' l'appello lanciato dal portavoce, Beppe Giulietti, e dal presidente di Articolo 21, Federico Orlando.
boh, via, c'hai pure ragione. posto.
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