Sono in una palestra, circondato da gente che solleva pesi.
Ho un colloquio di lavoro/intervista con Paul Auster. Le prime domande vanno bene. A un certo punto gli faccio una domanda sul suo ultimo libro (che nel sogno si chiama "The black Key", nella realtà: boh). Lui mi chiede, in inglese perfetto, se ho letto tutti i suoi libri. Io rispondo, in un inglese un pò più stentato, che me ne manca qualcuno. La lettura di uno di essi la sto rimandando apposta perchè tutti mi hanno detto essere un capolavoro assoluto, il migliore dei suoi.
"PASTORALE AMERICANA", affermo raggiante.
Paul Auster si permette di dissentire, anche a nome di Philip Roth.
Intorno, il clangore dei culturisti si attenua per un attimo.
8 commenti:
Bello! anch'io devo aver fatto un incubo di questo tipo... dev'essere lo stesso demone che li fabbrica (lo stesso che, per intenderci, ha avuto la semplice ma geniale trovata di farci continuare a sognare per tutta la vita l'esame di maturità o, per quanto mi riguarda, le interrogazioni di matematica del liceo)
hehehehe
ke incubo da letterato.
una meraviglia.
cmq è imperdonabile confondere il roth e auster. due stili e due generazioni diversissime
a me poi pastorale americana non è mica paciuto
Anche io ho avuto un incubo assurdo. Ero davanti al pc e volevo guardare Star Wars IV ma nel film c'era qualcosa di strano: le guardie imperiali non sbagliavano un colpo e la principessa Leila era chiaramente alta più di un metro anche senza acconciatura. Lentamente il film andava trasformandosi in un hentai con tutte le caratteristiche del genere, ragazze ingenue e lascive, tutte occhi e tette, e un unico personaggio maschile che però era in super deformed e pretendeva di farlo senza guanto, mostrando a garanzia della sua ottima salute svariati certificati medici. L'hentai si concludeva con lei che commentava candida e inesperta: 'Che dolore, all'inizio mi hai fatto un dolore pazzesco. Ti giuro, un dolore pazzesco all'inizio'.
Mi sostituisco all'anonimo segnalatore di politica interna e invito tutti a entrare nel mio incubo ascoltando i nuovi audio di Repubblica: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/silvio-e-patrizia-i-nuovi-audio/2104824//1
argh, cassandra, e per il sogno, e per la segnalazione
ci credo che fa male
c'ha la fava stiappona!
avevi pensato a Filippo Rotto come pseudonimo letterario?
sì sì, e anche a Paolo Austero. Per adesso però l'ipotesi Cecco Palagnocco vince.
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